“Sono 300.000 le imprese a rischio, mentre 3 aziende su 5 avrebbero già i bilanci in rosso”. Ecco la denuncia fatta da Giuseppe Politi, presedente della Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, nella “Festa nazionale dell’agricoltura”, a Torino (da oggi all’11 settembre), per ribadire il suo disappunto sulla manovra del Governo: “una manovra dannosa, confusa, priva di interventi per la crescita del sistema economico del nostro Paese. Il Governo - afferma Politi - non ha finora tenuto conto delle richieste unitarie del mondo agricolo che chiede l’apertura di uno specifico Tavolo per l’agricoltura. L’unica assurda risposta - continua Politi - è stata l’abolizione delle agevolazioni per le cooperative, una misura che avrà effetti destanti per l’intero settore”. Un settore, per Politi, “abbandonato a se stesso, alle prese con enormi difficoltà e privo di una politica efficace, di un progetto di sviluppo”. Dal Governo, ha aggiunto, “abbiamo avuto soltanto tante belle promesse, ma di atti tangibili nulla”. Da qui l’appello del presidente della Cia a prestare nuova attenzione alle esigenze dell’agricoltura, a partire dalla realizzazione degli Stati Generali di settore.
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