Tra le tante riforme al vaglio del Governo, anche quella del Codice della Strada, che ieri, nell’incontro tra il Capo della Polizia Lamberto Giannini, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, ha mosso i suoi primi passi, fissando paletti importanti. A partire dalla stretta su alcol e droga alla guida, per cui si andrà verso la tolleranza zero, come anticipato, qualche settimana fa, dal Ministro Salvini, parlando della “necessità di un ulteriore giro di vite nei confronti di chi provoca incidenti stradali sotto l’effetto di alcol o droga: revoca a vita della possibilità di guidare per chi si mette consapevolmente al volante drogato o ubriaco, provocando incidenti, morti e feriti”. Tra le altre misure allo studio, la revisione della patente a punti, che a luglio festeggia i 20 anni, ma con qualche ombra, dalle 20.000 patenti attive con zero punti alle oltre 38 milioni con 20 punti o più, dati che stridono con il numero di infrazioni stradali registrate ogni anno. E poi, c’è la questione, da lungo irrisolta, dei monopattini, per cui il Governo sembra andare verso l’obbligo di targa e casco, misura, quest’ultima, che si scontra però con lo scetticismo di Assosharing, l’associazione degli operatori di sharing mobility in Italia, che sottolinea come in nessun altro Paese d’Europa il casco sia obbligatorio per guidare il monopattino.
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