Se per i più il Natale è sinonimo di pranzo o cena in famiglia tra le mura di casa, sono molti anche gli italiani che andranno al ristorante. Anzi, questo 2022 segnerà il ritorno ai livelli pre pandemia, ma con uno scenario profondamente mutato, perchè un ristorante su tre in Italia, per la Natività, resterà con i fornelli spenti e la serranda abbassata. A dirlo i numeri dell’Ufficio Studi Fipe/Confcommercio. Secondo il quale ci saranno 4,9 milioni che festeggeranno il Natale al ristorante, mezzo milione in più del 2021, per un giro d'affari di 350 milioni di euro, ed una spesa media di 70 euro a testa. Per la verità qualche proposta più accessibile non sarà impossibile trovarla: il 23,4% dei ristoranti infatti proporrà soluzioni sui 50 euro, mentre per chi ha maggiori disponibilità economiche si potrà arrivare ad oltre 80 euro nel 15,3% dei locali. Al di là della spesa, condizionata certamente dal caro materie prime alimentari ed energetiche, il dato che fa riflettere maggiormente in questo Natale, secondo la Fipe/Confcommercio, è quello dei ristoranti che non apriranno i battenti: nel 2019 il 71,8% degli imprenditori non esitava minimamente a decidere se aprire o meno a Natale. Oggi il dato si ferma al 65,1%, una cifra inferiore persino al 2021 quando era il 67,6%.
“È probabile che le cause di questa dinamica dipendano - spiega Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe/Confcommercio - da un lato dall’oggettiva difficoltà di reperire personale che da qualche anno caratterizza il mercato del lavoro di questo settore, ma dall’altra anche dalla volontà di imprenditori che sono direttamente coinvolti nelle aziende di “staccare la spina” almeno in una giornata particolare come il Natale per consentire a loro stessi e ai collaboratori di trascorrere la festa con i propri familiari. Anche così si aiuta il processo verso una maggiore conciliazione tra vita e lavoro di cui il mondo della ristorazione ha enorme bisogno”.
In ogni caso, cresce l’ottimismo tra gli operatori del settore: nonostante si registri un leggero calo delle cene aziendali pre-natalizie, il numero degli imprenditori che si aspettano un risultato superiore a quello del 2021 e addirittura superiore al 2019 prevale nettamente su quelli che, al contrario, hanno aspettative meno positive.
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