È una legge di bilancio molto “agricola” e con un importante plafond per il settore di 600 milioni di euro, quella per gli anni 2020-2022 messa a punto dal Governo e ora al vaglio del Parlamento. “Sono risorse importanti, considerata la difficile congiuntura economica, questo significa che l’agricoltura è tra i settori di interesse del governo”, ha detto la Ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, che ha presentato le risorse stanziate per l’agricoltura nella manovra economica. Stanziamenti importanti, a cui si aggiunge il ritorno, dopo anni di assenza, di un disegno di legge collegato alla manovra dedicato al settore agricolo, che per la Ministra rappresenta “una vera conquista” e che si dovrà coordinare con il lavoro per il Piano strategico nazionale. Per predisporre il collegato e il Piano strategico nazionale, il Ministro ha annunciato che sarà attivata da gennaio la Consulta climatica per le priorità agricole.
“Una Consulta - ha detto Bellanova a WineNews - dove chiameremo tutte le competenze, anche ricerca e università, per confrontarci sulle misure più adeguate da mettere in campo per un settore che è strategico, un settore che può rappresentare una parte importante della soluzione anche ai cambiamenti climatici”. La Consulta climatica, ha aggiunto la Ministra, deve fare un lavoro importante per valorizzare non solo l’agricoltura di precisione - che significa minore consumo di acqua, maggiore rispetto del suolo, arrivare all’approvazione della legge contro il consumo del suolo agricolo - ma anche politiche condivise per la valorizzazione del made in Italy. per tornare ad avere una maggiore redditività nel sistema agroalimentare”.
Le misure stanziate nella manovra economica, così come quelle che usciranno dal collegato, sono tutte tese a “dare prospettiva e futuro alle imprese agricole”, ha osservato Bellanova, sottolineando che dal suo insediamento, due mesi fa, ha lavorato in un’unica direzione, “rafforzare la competitività garantendo l’invarianza fiscale”. Sul fronte fiscale la ministra si è detta soddisfatta di aver azzerato l’Irpef per chi vive di agricoltura anche per il prossimo anno. Ciò significa “200 milioni di tasse che pagano in meno gli agricoltori e questo, vorrei fosse chiaro, non rappresenta, come dicono alcuni, una sorta di assistenzialismo, ma risorse lasciate a disposizione degli agricoltori per rafforzare i loro progetti di investimento. Noi riteniamo che, oltre agli interventi già fatti dai precedenti governi su Imu dei terreni agricoli e Irap, bisognava continuare ad azzerare anche il pagamento dell’ Irpef. Da sola vale 200 milioni di euro, ma se la sommiamo a Imu agricola e Irap ecco che abbiamo lasciato un miliardo di euro a disponibilità delle imprese”. Risorse che la Ministra pensa possano ben servire a rafforzare la competitività delle imprese e “così creare nuove opportunità di lavoro e inoltre redistribuire reddito all’interno della filiera. Se vogliamo investire sul lavoro, sul lavoro di qualità portando giovani e donne nel settore, dobbiamo infatti rafforzare la competitività”.
Proprio gli under 40 e le donne sono beneficiari di misure importanti nella manovra economica per favorire il loro inserimento nel settore. “Misure che mi stanno molto a cuore - ha sottolineato Terranova - per chi vuole diventare imprenditore agricolo e ha meno di 40 anni c’è l’azzeramento dei contributi previdenziali per i primi 24 mesi. 44 milioni di euro di spesa per far nascere nuove giovani imprese. Vogliamo lavorare veramente per un ricambio generazionale in agricoltura e questa é una prima risposta, comunque non risolutiva. Dobbiamo lavorare e investire fortemente in questa direzione, considerato che ci troviamo in un contesto in cui solo un imprenditore su cinque ha meno di 40 anni. Per l’imprenditoria femminile nella manovra è previsto il bonus “Donne in campo”, un fondo rotativo da 15 milioni di euro per garantire mutui a tasso zero per le donne che sono imprenditrici agricole o che lo vogliono diventare”.
“La presenza delle donne in questo settore - ha aggiunto Bellanova - deve rappresentare un fattore di competitività aggiuntiva per le competenze che le donne possono portare, per la loro esigenza di avere uno sbocco lavorativo vero, per l’opportunità che il settore offre a persone molto colte e preparate, con grande voglia di fare, che purtroppo non trovano una grande possibilità di accedere al mondo del lavoro produttivo”. Soddisfatta la Ministra anche di aver portato risorse a ristoro dei danni causati alle imprese dalla cimice asiatica, che dal 2012 distrugge i frutteti nel Nord Italia e in Emilia Romagna è diventata una vera piaga. Nella legge di bilancio sono previsti 80 milioni di euro a supporto delle imprese danneggiate. “Ma continueremo a lavorare su questo fronte - ha detto Bellanova - perché sappiamo che i danni sono molto ingenti e stiamo lavorando anche a livello europeo perché questo problema non può rimanere ristretto solo al nostro Paese. Nella legge di bilancio 2020-2022 - ha proseguito Bellanova - c’è anche il fondo per la competitività, 30 milioni di euro per il sostegno delle filiere agricole ai quali vanno aggiunti 10 milioni di euro per il 2019. “In totale parliamo di 40 milioni di euro destinati a rafforzare il made in Italy”.
Previste risorse anche per le nuove tecnologie, l’agricoltura di precisione e la blokchain, 30 milioni di euro finalizzati ad azzerare il costo delle garanzie per gli imprenditori agricoli e facilitare l’accesso al credito per gli investimenti in innovazione tecnologica, agricoltura di precisione e tracciabilità dei prodotti. “Innovazione, buona economia, rispetto dell’ambiente e dei consumatori sono elementi che possono e devono stare insieme - ha detto la Ministra - e noi dobbiamo aiutarli anche con interventi finanziari”. Nella manovra non manca l’attenzione al settore pesca, che va avanti tra non poche difficoltà, soprattutto sul fronte del reddito degli addetti ai lavori. Viene assicurata la copertura ai lavoratori del settore dell’indennità 2019 per il periodo di fermo pesca. Sarà, dunque, assicurato il riconoscimento dell’indennità giornaliera di 30 euro per il periodo di sospensione dell’attività lavorativa. “Lavoreremo, insieme anche agli altri ministeri, per trovare una soluzione stabile al sostegno al reddito dei lavoratori della pesca”, ha detto Bellanova.
Tra i nodi del settore che il Ministero intende affrontare con decisione nei prossimi mesi c’è quello del caporalato. “Grazie alla legge sul caporalato ci sono stati buoni risultati sul fronte repressivo - ha detto la ministra - ma dobbiamo lavorare sul fronte della prevenzione. Abbiamo attivato un tavolo con il Ministero del Lavoro e degli Interni perché dobbiamo lavorare assieme sul tema dell’accoglienza, trasporto e intermediazione illegale. Per togliere al caporale gli strumenti che ha disposizione, in definitiva noi Stato dobbiamo diventare più competitivi di lui sul tema dell’incrocio tra domanda e offerta. Un buon strumento può essere una piattaforma digitale dove l’azienda dice le sue necessità di manodopera e noi rispondiamo alla richiesta e in tempo reale”. Il Ministro delle Politiche Agricole ha anche indicato le prossime strategie da mettere in campo per tutelare il made in Italy all’estero. Rilanciare innanzitutto “con grande forza la questione dell’etichettatura e della trasparenza - ha concluso Bellanova - nell’interesse del consumatore e delle imprese che ne traggono anche vantaggi competitivi”. Un rinnovato impegno nella lotta alla contraffazione sarà l’altra grande battaglia su cui intende impegnarsi il ministero, promuovendo anche maggiore informazione presso i consumatori stranieri.
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