“Tre stelle” per il Brunello 2000: il “rating” è stato fissato all’evento internazionale Benvenuto Brunello (16/17 febbraio 2001) dal Consorzio del famoso vino di Montalcino, dopo scrupolose valutazioni chimico-fisiche ed organolettiche e considerazioni relative all’andamento meteorologico dell’annata passata, da parte di una speciale commissione composta da 18 “grandi” enologi. Le “tre stelle” (la classificazione va da 1 a 5 stelle) della vendemmia 2000, che ha visto una quantità sotto la media del 10/15%, sono il frutto di “un andamento stagionale - spiega il direttore del Consorzio del Brunello, Stefano Campatelli - buono, ma non certo eccezionale”. L’ultima vendemmia darà insomma minori soddisfazioni ai produttori, soprattutto rispetto alle ultime (1997, 1998, 1999): “il Brunello 2000 - continua Campatelli - sarà potente, robusto, alcolico, ma con un minor equilibrio generale ed indice di morbidezza meno elevato del solito”.
“Del resto - spiega il presidente del Consorzio, Filippo Baldassarre Fanti - con Benvenuto Brunello è precisa volontà del Consorzio di fissare il “rating” in stelle dell’ultima annata proprio per dare un’indicazione-consiglio a tutti i produttori di mettere in commercio poco Brunello nelle annate più difficili (oltre che di effettuare una forte selezione qualitativa) e di commercializzare invece più Brunello nelle annate migliori”.
Ed a ricordo di questa “buona ma non eccezionale” vendemmia 2000 (sulle migliori tavole del mondo nel 2005), il Consorzio del Brunello ha dato l’incarico di dipingere, come ogni anno, la formella di ceramica ad un famoso personaggio: quest’anno è stata la volta del vignettista del “Corriere della Sera”, Emilio Giannelli. L’opera di Giannelli, dunque, è andata ad aggiungersi alle altre già apposte sulle mura del duecentesco palazzo comunale, realizzate, fra gli altri, dall’artista Sandro Chia, dal fotografo Oliviero Toscani, dalla campionessa di sci Deborah Compagnoni, dallo stilista Ottavio Missoni, dal designer Giorgetto Giugiaro. Il vignettista Emilio Giannelli ha voluto mettere in rilievo che “il grande vino e la giocondità sono parenti stretti: la Gioconda ed il Brunello, due capolavori di fama mondiale che stanno bene insieme. Una “Gioconda”, quindi, con l’acquolina in bocca, che si è spostata dalle colline fiorentine alle colline di Montalcino, allietata da filari di viti. Il suo umore è alle stelle e sono ovviamente quelle della annata delle bottiglie che tiene in mano; l’espansione è quella di un gradimento che supera forse anche le stelle attribuite (tre su cinque). L’augurio di Giannelli è insomma di una giocondità per tutti, per chi lo beve e per chi lo vende”.
Ma, con Benvenuto Brunello, il 16/17 febbraio 2001 a Montalcino, oltre al giudizio sull’ultima vendemmia, si è voluto anche creare una sorta di “road show” delle annate che stanno uscendo in tutti i mercati del mondo, il Brunello di Montalcino Riserva ’95, il Brunello di Montalcino ’96 (4,4 milioni di esemplari, a prezzi leggermente inferiori, di una vendemmia “a tre stelle”) ed il Rosso di Montalcino ’99. “Come attesissimo dai mercati e dalla grande critica internazionale, è stato il Brunello di Montalcino ’95 - commenta il presidente del Consorzio, Filippo Baldassarre Fanti - molto di più sarà per la Riserva 1995, di cui saranno disponibili peraltro soltanto 750.000 bottiglie. E del resto, non può che essere così: la vendemmia ’95 fu davvero magnifica, grazie all’andamento meteorologico davvero molto particolare”. “E la Riserva’95 è - continua il direttore, Stefano Campatelli - potente ed equilibrata, allo stesso tempo: ha il giusto equilibrio tra la forza dei tannini e la morbidezza data da tutti i componenti derivanti dall’uva e dal lungo periodo d’affinamento subito. Una Riserva davvero all’altezza della più classica tradizione (che potrà, con il passare degli anni, evolversi in bottiglia ed essere conservato anche per scandire i più importanti eventi gioiosi della vita): colore rosso rubino intenso; profumo intenso, persistente, ampio ed etereo; vi si riconoscono sentori di sottobosco, piccoli frutti, leggera vaniglia e confettura composita, legno aromatico; gusto elegante ed armonico, asciutto con lunga persistenza”.
Dal 1 settembre 2000 (molte anche le aziende che hanno iniziato la commercializzazione nei primi giorni del 2001), è in vendita anche il Rosso di Montalcino ’99, un’annata giudicata “a quattro stelle” (3 milioni di bottiglie), con caratteristiche qualitative di ottimo livello ed un eccellente rapporto qualità/prezzo: gran carattere, doti di energia giovanile e freschezza del fruttato insieme ad un’impronta strutturale molto accattivante che ne fanno un prodotto godibile anche in anni futuri. E' un vino adatto ad un consumatore che desidera un prodotto meno impegnativo del Brunello ma che al tempo stesso può dare sensazioni entusiasmanti.
La vendemmia 2000: l’andamento meteorologico
Dopo un periodo piuttosto piovoso, tra la fine di maggio e inizio giugno, c’è stato un periodo con temperature elevate di molto superiori alla media. La combinazione delle piogge, seguite da un periodo di tempo bello e soleggiato con temperature estive, ha dato una spinta formidabile ai vigneti, che hanno bruciato tutte le tappe dell’evoluzione vegetativa (fioritura ed allegazione). Successivamente, c’è stato un andamento particolare del periodo estivo, con temperature al di sotto delle norma e piogge tutto luglio e la prima parte di agosto. Alla forte spinta in primavera, è insomma seguito un periodo nel quale l’evoluzione dell’uva non è stata omogenea. Il caldo torrido della seconda metà di agosto ha fatto poi sì che l’uva portasse avanti la maturazione, ma non si è potuto recuperare una situazione leggermente squilibrata. Le operazioni di raccolta nel 2000 sono state avviate con molto anticipo rispetto alla norma, in alcuni casi a fine agosto. In media, le operazioni di vendemmia sono iniziate con un anticipo medio di almeno 10 giorni rispetto alla norma, anche se abbassamento delle temperature nella prima decade di settembre ha riequilibrato molto l’andamento della maturazione. Oltre ad un’anticipata maturazione, le uve sono giunte al momento della raccolta molto concentrate e quindi la quantità è risultata ridotta di almeno il 10/15% rispetto al 1999. Le operazioni di vendemmia si sono prolungate fino a tutta la prima decade di ottobre, dato che in molti vigneti, in funzione delle altitudini e delle esposizioni, la raccolta è iniziata più tardi. Una vendemmia che, invece dei normali 20/25 giorni, è stata effettuata in un periodo di almeno 35/40 giorni. Consorzio del Vino Brunello di Montalcino
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