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VINO & INVESTIMENTI: QUASI FATTA PER LE CANTINE FERRARI A MONTEFALCO ... DA OGGI, NELLA CITTADINA UMBRA, LA "TRE GIORNI" DEL SAGRANTINO: IN CALENDARIO L'ANTEPRIMA DELL'OTTIMA VENDEMMIA '98

Italia
I fratelli Lunelli

Manca nero su bianco, ma è ormai deciso lo "sbarco" nel terroir del famoso Sagrantino di una delle più prestigiose cantine d'Italia, il mito delle "bollicine", le cantine Ferrari: stando ai rumors, l'azienda dei fratelli Lunelli (Franco, Gino, Mauro, che sono proprietari anche della grappa Segnana e delle acque minerali Surgiva, per complessivi 120 miliardi di fatturato, comprese le cantine Ferrari) ha di fatto ormai acquistato due aziende nei comuni di Montefalco e Bevagna (circa 50 ettari, di cui 15 già con vigneto). La notizia non è confermata ufficialmente dall'azienda trentina, che però spiega: "è un territorio - spiega Giampietro Comolli, responsabile delle relazioni esterne delle Cantine Ferrari - che stiamo trattando. Di ufficiale non c'è nulla: ci sono stati diversi contatti con agricoltori e venditori. La proprietà sta valutando le proposte tecniche, alcune veramente molto interessanti, ed anche la visione più complessiva dei viticoltori di Montefalco e delle strategie e volontà delle Istituzioni dell'Umbria". Le cantine Ferrari, dopo aver di recente investito per la creazione di un "superTuscan's" in quel di Pisa (l'azienda è Podernovo: 50 ettari, tra vigneto ed oliveto), hanno dunque intenzione di ripetere un importante investimento nel Centro Italia (sempre secondo i rumors, Marcello Lunelli, enologo e figlio di Franco, oggi è in quel di Montefalco, per incontri ufficiali con Istituzioni ed alcuni viticoltori): l'obiettivo, anche qui, è la creazione di un vino di classe, di un Sagrantino di altissimo livello.

Questo piccolo fazzoletto di terra umbra, dove nasce il Sagrantino - che da oggi fino al 10 giugno "celebra" l'anteprima '98 (il vino per disciplinare si affina per 30 mesi in totale, di cui 12 in botte), con la "Settimana Enologica di Montefalco", ideata dal sindaco Valentino Valentini e dal presidente del Consorzio del Sagrantino Filippo Antonelli - da qualche anno, è assurto a notorietà internazionale, grazie soprattutto alla capacità di Marco Caprai, un giovane imprenditore che ha creduto nelle potenzialità del terroir di Montefalco e in quelle del Sagrantino, dopo anni e anni di sperimentazione in vigna, di selezione clonale (con la consulenza di tutti i massimi esperti di livello nazionale), di investimenti massicci in cantina, che oggi è all'avanguardia in Italia (è recente, anche, da parte della famiglia Caprai, l'acquisto di altri 60 ettari a Montefalco, di cui però solo il 10% a vigneto). Ed è sicuramente sulla scia di questa innovativa azione imprenditoriale (agraria e tecnologica) e d'immagine che l’Umbria (e soprattutto Montefalco) sta adesso trovando un nuovo e grande interesse degli imprenditori del vino: dopo Lungarotti (dalla vicina Torgiano, altro importante terroir umbro), è arrivato Cecchi (dalla Toscana), quindi il friulano Livon (azienda vinicola da 1 milione di bottiglie di buona qualità) ed adesso sembra proprio scattata l'ora delle "mitiche" cantine Ferrari.

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