E' il Soave Classico Superiore 2000 dei fratelli Sandro e Claudio Gini di Monteforte, con 14.416 punti, il vincitore del Gioco del Piacere (edizione n. 23), tour enogastronomico promosso da Slow Food in tutta Italia. Il Soave di Gini precede la Falanghina di Avellino, il Grillo di Marsala, l'Orvieto Classico ed il Trebbiano di Romagna.
Il Gioco del Piacere ha attraversato l'Italia da Nord a Sud, proponendo in un centinaio di ristoranti scelti sempre dal movimento della chiocciolina prelibati menù abbinati a cinque grandi bianchi d'Italia: cinque i punteggi assegnabili nelle personali classifiche stilate dai partecipanti alle degustazioni, rigorosamente alla cieca, il 9 per il vino più apprezzato e via via scendendo a 6 punti, 4 punti, 3 punti e 2 punti per il quinto classificato.
"La leadership nel Gioco del Piacere premia così - si legge in una nota stampa - una delle laboriose aziende del Soave e dà utili indicazioni circa il gusto, sempre in evoluzione, dei consumatori; un risultato che testimonia anche l'elevata qualità raggiunta a livello nazionale dal Soave e che conferma il risultato d'eccellenza conseguito nell'ottobre 2000 da un altro grande Soave, il Soave La Rocca 1998 dell'azienda agricola Pieropan di Soave, giudicato dalla guida del "Gambero Rosso" quale miglior vino bianco dell'anno". Questi riconoscimenti dimostrano come il Soave sia ancora il nobile convitato bianco sulle tavole di pregio: almeno questa è l'interpretazione che del premio danno tanto i vincitori quanto il Consorzio Tutela Vini Soave (www.ilsoave.com) e Recioto di Soave che alla tutela della denominazione dedica da un paio distagioni un impegnativo progetto di schedature e controlli.
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