02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

RITRATTO DI … VINO IN TERRA TOSCANA

LA CURIOSITA’


- Nella Toscana medievale per gli artigiani e i salariati che lavoravano in cantieri dall’alba al tramonto, erano previste soste per bere in loco il vino offerto dal committente o talvolta per fare una capatina in osteria.

- Il vino faceva parte del vitto fornito ai ricoverati in ospedale.

- Dante rappresenta il vino in una celebre terzina della Commedia, come qualcosa di straordinario, sintesi tra luce e il colore del sale e la linfa prodotta dalla pianta, paragonando questo processo a quello che trasforma il feto in creatura umana grazie all’intervento divino che v’infonde l’anima. “E perché meno ammiri la parola, guarda il color del sol che si fa vino, giunto a l’omor che da la vite cola”.

- I contadini che producevano vino, nel tardo medioevo in Toscana, erano per la società non “villani”, diversamente dagli altri; ma “cortesi” dal momento che preparavano quel nettare per i cittadini.

- A Firenze per Ognissanti il popolo minuto faceva festa, tanto che si consigliava ai forestieri di alto rango di non girare quel giorno per la città. In occasione di investiture cavalleresche o matrimoni, il vino scorreva a fiumi: nel 1466, nel banchetto per le nozze di Bernardo Rucellai e Nannina di Piero dè Medici, si consumarono 50 barili di trebbiano e 75 di vermiglio, in tutto quasi 5.000 litri di vino.

- Nel basso Medioevo, il comune di Firenze aveva aperto 1285 cantine comunali in ogni sesto della città, per trarre maggiori utili dalla vendita del vino al minuto.

- Anche Lorenzo il Magnifico celebrò il vino nelle sue composizioni poetiche. Con un’allegra brigata di amici infatti, il Magnifico non esitava a frequentare quotidianamente le migliori osterie gustando trebbiano e malvasia.

- Il Chianti deve gran parte della sua fama all’ex Presidente del Consiglio Bettino Ricasoli, che inventò la famosa formula di mescolanza di une del Chianti di Brolio.

- Oggi mentre rimane la giusta convinzione dei gravi danni dell’eccesso di assunzione di alcool, è stato scientificamente accertato che un moderato consumo di vino riduce il rischio di cardiopatie, di ischemie, di alcune forme tumorali, del morbo di Alzheimer; potenzia la memoria, rallenta i processi di invecchiamento. Esercita inoltre azione antibatterica ed antiossidante.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli