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IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALEMANNO: "AGROALIMENTARE E' IL QUINTO TAVOLO RIFORME". E BERLUSCONI: "FIDUCIA FUTURO NOSTRA INDUSTRIA"

"Accanto a quelli per fisco, lavoro, Sud e Dpef, penso che il Tavolo Agroalimentare possa essere, sotto la regia del presidente Berlusconi, il quinto importante tavolo di decisioni per le riforme strutturali del Paese". Lo ha affermato il ministro delle Politiche Agricole, Gianni Alemanno. Berlusconi, nelle dichiarazioni post Tavolo Agroalimentare, si è comunque dichiarato fiducioso per il futuro del settore: "ho fiducia - ha detto - nel guardare al futuro dell'industria agroalimentare italiana, che credo possa compiere passi in avanti". Il presidente del Consiglio si è anche impegnato in prima persona a sostenere le ragioni dell'Italia: "una politica Ue che, il nostro Paese, vuole orientata alla qualità".

Il ritratto: l'agroalimentare italiano in cifre
Ammonta ad oltre 180 miliardi di euro, il 15,6% del Pil nazionale, il fatturato del comparto agroalimentare (agricoltura, industria, distribuzione e servizi) italiano. Le stime sono della Coldiretti che sottolinea come oltre un milione delle imprese presenti in Italia siano agricole (il 18% del totale delle imprese italiane) e 70.000 sono le industrie che si dedicano all'alimentare. Sul milione (960.000) anche i lavoratori dipendenti in agricoltura, di cui il 10% extracomunitari, e 480.000 sono quelli dipendenti nell'industria alimentare. Il deficit dell'agroalimentare è di 9,3 miliardi di euro per un import di 25,82 miliardi di euro (principalmente carni e lattiero caseari) ed un'export di 16,52 miliardi di euro. Le imprese biologiche italiane sono, invece, 50.000 (su un totale Ue di 128.000) per una superficie complessiva di 1.040.000 ettari (su un totale Ue di circa 3.700.000 ettari). Nel paniere della qualità figurano 118 tra Dop e Igp (il 20% del totale), a cui si aggiungono tra i vini 314 doc, 24 docg e 124 Igt.
Fonte: Coldiretti

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