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GUIDE: VERONELLI ESALTA LA CUCINA ITALIANA E ATTACCA VISSANI. 31 RISTORANTI EX AEQUO NELLA "GUIDA ORO" 2003

Un elogio alla cucina italiana, con ben 31 ristoranti ex aequo, premiati con le "tre stelle", anzichè con i tradizionali voti con i quali fino al 2001 aveva messo in fila l'eccellenza della ristorazione: è la nuova "provocatoria valutazione" data da Luigi Veronelli nell'edizione 2003 della sua "Guida Oro". Il volume è stato presentato oggi al Salone del Vino di Torino.
Nelle nuove pagelle dei ristoranti, c'è un attacco esplicito a un'altra bibbia dell'enogastronomia, la guida Michelin: "I suoi critici - ha detto Veronelli - hanno dato appena due "tre stelle" ai locali italiani, esaltando i ristoranti francesi. E' un'ingiustizia: la nostra cucina è la migliore e ha sorpassato nettamente quella francese. Sono sicuro. Con la guida 2003, il divario vergognoso tra le attribuzioni entusiastiche ai ristoranti francesi e quelle avvilenti ai nostri, diminuira".
Tutti sullo stesso piano, quindi, almeno nel sintetico giudizio in simboli della "Guida Oro", i templi dei buongustai, dai quali è rimasto fuori uno dei big, Gianfranco Vissani. La pace con il cuoco prediletto da Massimo D'Alema, dunque, è durata appena un anno: nel 2002, il locale di Civitella sul Lago (Terni) fu riammesso nella guida, oggi è rimasto alla porta. E Veronelli, in un'affollata conferenza, ha sparato alcune bordate a Vissani: "Continua a imperare con la sua bestiale ignoranza - ha detto il giornalista - lui non sarebbe promosso neppure a corso di cucina elementare. Ai fornelli muove bene solo se stesso e dà solo informazioni sbagliate, quando ha detto idiozie sul conto dell'olio".
Nel gotha di Veronelli ci sono le conferme dei quattro migliori ristoranti della guida 2002, Dal Pescatore di Canneto sull'Oglio, Don Alfonso 1890 di Sant'Agata sui due Golfi, il Gambero Rosso di San Vincenzo, Pinchiorri di Firenze. Ma sullo stesso gradino del podio allargato "per provocazione" ci sono altri 27 locali, Al Cassinino di Pavia, Al Fornello da Ricci di Ceglie Messapica, All'Enoteca di Canale, Al Sorriso di Soriso, l'Antica Osteria del Ponte di Cassinetta di Lugagnano, l'Antica Osteria del teatro di Piacenza, Arnolfo di Colle Valle d'Elsa. E, ancora, il Cafè Quinson di Morgex, il Cibreo di Firenze, il Cracco-Peck di Milano, Da Caino di Montemerano, Da nonna Sceppa di Paestum, Da Vittorio di Bergamo, Dolada di Pieve d'Alpago, Gualtiero Marchesi di Erbusco. Per finire, tra i migliori ecco La Frasca di Castrocaro Terme, La Madonnina del Pescatore di Senigallia, La Pergola di Roma, La Pineta di Marina di Bibbona, La Tenda Rossa di San Casciano Val di Pesa, Le Calandre di Rubano, L'Oca Bianca di Viareggio, Lorenzo di Forte dei Marmi, Miramonti l'Altro di Concesio, Santabbondio di Sorengo, Schuman di Ispra e Uliassi di Senigallia.

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