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OGGI MUORE UNA TRADIZIONE: CHI VENDE OLIO SFUSO SARA' FUORILEGGE … ED ANCORA: TUTTI GLI EVENTI SULL’EXTRAVERGINE ITALIANO; STIME DI PRODUZIONE, CONSUMI E EXPORT

E' un no a tutto campo quello espresso dalla Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) sul recepimento della norma europea che da oggi impedisce la vendita sfusa di olio di oliva e obbliga al confezionamento per la vendita in recipienti da 5 litri, sigillati ed etichettati. "Non è una legge necessaria, non tutela il consumatore e penalizza i produttori". "I produttori - spiega la Cia - sono contrari alla nuova norma. Con il pretesto di garantire origine e tracciabilità del prodotto si spingeranno i consumatori verso i supermercati e la grande distribuzione. I piccoli produttori verranno scoraggiati a vendere e si limiteranno a produrre solamente l'olio per il fabbisogno familiare". La norma ignora una abitudine tipica dell'Italia, non considerando il rapporto di fiducia, nella vendita dell'olio, tra il produttore e il consumatore. "Per l'olio acquistato direttamente in azienda sarebbe sufficiente una autodichiarazione che il produttore potrebbe rilasciare a chi acquista l'olio. La migliore garanzia è creata proprio dal consumatore che recandosi in azienda, ha la possibilità di verificare, in prima persona, gli ambienti, la materia prima e chi ha lavorato per ottenere quel prodotto".

La curiosità: le mille ed una iniziativa sull’olio
Oltre 100 “Città dell'olio” aderiranno il 30 novembre a “Pane e olio in frantoio”, un’occasione per accedere al bel frantoio-museo di Dolina, in Friuli e per scoprire la varietà della produzione nazionale da Brisighella a Castelvetrano, in Sicilia. Ed ancora a Cassano delle Murge, in Puglia, workshop sulla dieta mediterranea, nel grossetano, a Roccastrada, degustazioni guidate (con convegno sull'olio e la sua storia) e nel Museo dell’arte del vino di Staffolo, nelle Marche, assaggi di olio e pane di farro, a Castelvittorio di Imperia sarà visitabile l'esposizione di antichi utensili per la panificazione. Su tutti gli eventi, “Frantoi Aperti” in Umbria (dal 7 al 24 novembre), il primo territorio d’Italia a veder certificata tutta la produzione di extravergine d’oliva. Tour guidati ai migliori frantoi della regione (www.umbriadoc.com).

Olio d'oliva: le cifre in Italia
Secondo una ricerca Ismea-Nielsen, nei primi tre mesi 2003, la spesa delle famiglie italiane destinata all'olio d'oliva a Dop è aumentata del 269% in valore sul 2002. Il prodotto principe della dieta mediterranea è quindi apprezzato dai consumatori disposti a spendere di più per un “elisir di lunga vita”, ricco di agenti antiossidanti.
Il paniere italiano degli oli extravergini di oliva riconosciuti dall'Unione Europea può contare su 30 denominazioni, su un totale comunitario di 76, e sviluppa un fatturato stimabile di 46 milioni di euro con un valore dell’export di 19 milioni di euro.
Quest'anno la produzione nazionale degli olii extra vergini dovrebbe raggiungere le 600.000 tonnellate, con un calo del 6% sul 2002 (635.000 tonnellate) e forti differenziazioni territoriali.

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