“Senza dubbio, il 2004 è una grande annata: le ottime premesse - spiega Stefano Campatelli, direttore del Consorzio del Brunello di Montalcino - del periodo prevendemmiale si sono trasformate in oggettiva realtà”. La vendemmia 2004 del Brunello di Montalcino, vero e proprio “distretto del vino” da 143 milioni di euro di business, con 183 imbottigliatori, 1.900 ettari a vigneto iscritti all’Albo del Brunello, 6 milioni di bottiglie prodotte ed un territorio da 80 milioni di euro di indotto nel turismo (con un’affluenza di oltre 900.000 unità all’anno), è di quelle da ricordare.
“Le premesse e le previsioni per la vendemmia 2004 erano molto, molto buone - continua Campatelli - ma le prime uve che arrivano in cantina dimostrano finalmente, che non c’eravamo sbagliati, dimostrando concretamente la loro grande qualità. Producono colori bellissimi e gradazioni superiori, paragonabili a quelle del 2003, ma ottenute con il raggiungimento di una perfetta maturità dei polifenoli”.
“L’andamento climatico 2004 - continua il direttore del Consorzio del Brunello, Stefano Campatelli - è stato perfetto, i vigneti non hanno subito nessun stress idrico e si sono giovati di giornate luminose, dal perfetto equilibrio fra calore e frescura notturna. Come non capitava da un decennio, la vendemmia si protrarrà fino al 15 ottobre e forse più, ma l’uva è perfettamente sana e in grado anche di sopportare le prossime e probabili piogge. Un gran bel vino, dunque, quello che in etichetta porterà il millesimo 2004”.
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