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OGM: SECONDO GREENPEACE iN ROMANIA COLTIVAZIONI FUORI CONTROLLO

Le autorità rumene hanno completamente perso il controllo sul rilascio degli organismi geneticamente modificati nel Paese: lo ha affermato - secondo quanto riferisce una nota di Greenpeace - Dragos Dima, ex direttore generale della Monsanto in Romania, nella conferenza organizzata dall'associazione ambientalista ieri a Bucarest.

Durante un'indagine in Romania, Greenpeace ha scoperto colture illegali di soia Ogm in dieci delle 42 province del Paese e ha presentato prove su come le autorità romene abbiano perso il controllo della situazione. La Romania, uno dei futuri Paesi membri dell'Unione europea, è l'unico - informa Greenpeace - in cui è permessa "la coltivazione della controversa soia Roundup Ready (RR)".

La Romania (dove hanno investito in agricoltura anche tante aziende italiane) ospita le più vaste coltivazioni in Europa di colture Ogm: ufficialmente, la metà dei 140mila ettari di soia piantata nel 2005 è Ogm. Tuttavia, secondo i rappresentanti delle associazioni degli agricoltori e persino secondo l'ex manager per la Romania della Monsanto, fino al 90% della soia coltivata è geneticamente modificata. Il nocciolo del problema sta nel fatto che le colture geneticamente modificate contaminano quelle tradizionali; in più, le sementi Ogm sono vendute illegalmente. "Pochi mesi fa abbiamo trovato patate e prugne geneticamente modificate, e adesso si scopre che persino la semina commerciale di soia Ogm è fatta illegalmente.

Il governo romeno deve prendere immediatamente provvedimenti per riprendere in mano la situazione", ha dichiarato Federica Ferrario, responsabile di Greenpeace per la campagna Ogm.

Fonte: Ansa

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