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CONSUMI: ARRIVA IL PRIMO DISTRIBUTORE AUTOMATICO SPESA SEMPRE FRESCA. UN’OPPORTUNITÀ PER I VENTI MILIONI DI ITALIANI CHE CONSUMANO PRANZO FUORI CASA

E’ stato installato ieri in un ospedale il primo distributore automatico che permette di scegliere fino a venti prodotti locali della campagna come latte, formaggi, yogurt, frutta e insalate sempre freschi. Lo annuncia la Coldiretti nel sottolineare che la rivoluzionaria innovazione sarà estesa ai luoghi di studio, di lavoro e svago per consentire di fare la spesa risparmiando tempo senza rinunciare alla qualità e alla genunità ma anche di assicurare un pasto sano al crescente numero di cittadini che non torna a casa nelle pause di lavoro.

La novità è stata sperimentata per la prima volta nell’ospedale civile “Pietro Cosmo” di Camposampiero (Padova), con quasi mille posti letto, dove - riferisce la Coldiretti - ha riscosso consenso tra infermieri, medici, degenti e loro parenti che hanno colto l’opportunità di un sistema di vendita che unisce il rispetto della tradizione alla tecnologia. Dalle campagne situate nel territorio circostante il distributore automatico viene infatti costantemente rifornito con prodotti sempre freschi e realizzati dalle aziende agricole, dalle cooperative e dagli allevamenti locali. Per mantenere la catena del freddo gli alimenti sono conservati ad una temperatura compresa tra i due e i quattro gradi e i singoli prodotti vengono prelevati attraverso un sistema ad ascensore per evitare danneggiamenti da caduta.

Queste ed altre particolarità - riferisce la Coldiretti - saranno svelate a Padova Fiere nella rassegna internazionale "Tecnohortus", dove il distributore automatico sarà presentato. In un singolo distributore automatico possono essere acquistati ben venti diversi prodotti tra cui le insalate (lattughino, rucola, carote/radicchio, ecc.) al prezzo di un euro come le macedonie di frutta, lo yogurt a 0,50, confezioni delle diverse tipologie di latte e formaggi come i bocconcini di mozzarella (0,90 euro), la ricotta (1,20 euro), la casatella (2,90 euro) o addirittura un pezzo di grana padano “gira e gratta” che si grattugia all’istante. La specificità di tutti i prodotti in vendita - continua la Coldiretti - è quella di essere realizzati localmente e quindi a “chilometri zero” perchè non devono subire lunghi tempi di trasporto prima di arrivare nel distributore garantendo in questo modo freschezza e genuinità. Ma anche rispetto ambientale perché non comportano l’effetto inquinamento dovuto alla combustione del carburante utilizzato per il trasporto che per i prodotti alimentari spesso riguarda lunghissimi viaggi. Si tratta di una iniziativa coerente con la mobilitazione della Coldiretti per favorire la presenza sulle tavole degli italiani di prodotti nostrani. Una opportunità anche “etica” - sostiene al Coldiretti - per i 20 milioni di individui che hanno dichiarato di aver consumato almeno una volta fuori casa un pranzo funzionale, ossia legato agli impegni quotidiani di studio o di lavoro, nei primi sei mesi del 2005 secondo l’indagine Ismea- Ac Nielsen.

Si tratta - continua la Coldiretti - di una componente importante della popolazione che coinvolge 4 persone sopra i 14 anni su dieci e che ha registrato rispetto allo scorso anno un aumento di oltre il 20 percento. Peraltro ben il 15 percento della popolazione ha consumato un pranzo funzionale fuori casa almeno una volta alla settimana mentre il 4,4 percento addirittura tutti i giorni lavorativi. Il primo distributore automatico di prodotti locali sempre freschi si candida - afferma la Coldiretti - ad occupare un posto di rilievo nel mondo delle quasi 800mila macchinette dispensatrici di panini, merendine e bibite di qualsiasi genere presenti in Italia anche per la crescente domanda di cibi pronti naturali come dimostra l’aumento del 22% nel 2004 nella spesa in verdure in sacchetto, la cosiddetta "quarta gamma", secondo l'osservatorio di Agri Cesena, Ricerca Iha.

La vera sfida - conclude la Coldiretti - è però di favorirne la diffusione nelle scuole in sostituzione di snack salati e merendine per contribuire nella lotta per la buona alimentazione contro i rischi del soprappeso e dell’obesità che interessano il 36 percento dei bambini italiani.

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