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CIBUS 2006 - NUOVI PRODOTTI PER NUOVI MERCATI. INDUSTRIA ALIMENTARE UE E PMI PER RISPONDERE A CONSUMATORI

Valorizzare sempre più i prodotti che si consumano ogni giorno, aiutando le piccole e medie imprese europee ad aumentarne qualità, standard di sicurezza e proprietà nutrizionali; un percorso questo dettato dalle aspettative dei consumatori del vecchio continente, tra i più esigenti al mondo, ma anche dai cambiamenti della società di oggi che offre aspettative di vita sempre più lunga. E’ stato questo il tema di un incontro a Cibus, dedicato alla sfida della ricerca per l’Industria alimentare organizzato dalla Commissione europea-Dg Ricerca, dalla Ciaa-Confederazione delle Industrie alimentari in Europa e da Federalimentare-Federazione dell’Industria alimentare Italiana; vi hanno partecipato Antonio di Giulio (Capo Unità Food Quality Commissione Ricerca della Commissione europea), Jean Martin (Presidente CIAA Confederazione delle Industrie alimentari in Europa) e Luigi Rossi di Montelera (Presidente di Federalimentare).

Per poter raggiungere questo obiettivo sono stati stati quindi presentati due progetti: SmEs-Net (Small and Medium Enterprises Networking European Food Quality and Safety Stakeholders) che a breve diffonderà i risultati di un’indagine condotta tra 1300 piccole e medie imprese europee per individuarne i bisogni di ricerca e innovazione appena conclusosi; e Truefood (Traditional United Europe Food) che, con 23.127.205 euro - 15.500.000 finanziati dall’Ue - ha come obiettivo quello di supportare le Pmi nell’innovazione dei prodotti tradizionali che ogni giorno si portano nelle tavole.

E' stata poi anche presentata l’Agenda Strategica di Ricerca della Piattaforma tecnologica europea “Food for Life”, uno strumento che nasce per aumentare la competitività dell’Industria alimentare europea, primo settore produttivo dell’Ue, orientando le ricerche in campo alimentare verso le esigenze nutrizionali. “Ogni anno l’industria alimentare destina il 2,6% del proprio fatturato (circa 2.700 milioni di euro) ad attività di ricerca applicata: sembra molto - ha commentato il presidente di Federalimentare - ma non è ancora abbastanza”.

Secondo Rossi di Montelera, l’innovazione di prodotto e di servizio, consente all’industria alimentare di offrire al consumatore una sempre più vasta gamma di prodotti adeguati nella praticità d’uso, nei contenuti nutrizionali, desiderabili nel gusto e convenienti nel rapporto qualità-prezzo.

“Stiamo parlando di quello che sarà riconosciuto come il “made in Italy” alimentare di domani - conclude il presidente - che oggi deve passare attraverso la specializzazione, la ricerca e il progresso tecnologico per affermarsi, domani, come un “nuovo classico” nel quale s’impone la nostra capacità di elaborare cultura e conoscenza, innovazione e tradizione”.

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