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MADE IN ITALY: DAL 15 GIUGNO LA PASSATA DI POMODORO DIVENTA "DOC". ENTRA IN VIGORE LA PROVENIENZA OBBLIGATORIA IN ETICHETTA

Dal 15 giugno sarà possibile riconoscere la vera passata italiana grazie all'entrata in vigore dell'obbligo di indicare in etichetta la provenienza del pomodoro utilizzato, secondo quanto previsto del decreto interministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.57 del 9 marzo 2006. L'Italia è il secondo produttore mondiale dopo gli Usa (9 milioni di tonnellate) con un raccolto di pomodoro per l'industria di trasformazione che dovrebbe attestarsi attorno ai 5 milioni di tonnellate. Il settore del pomodoro da industria in Italia riguarda mediamente 75.000 ettari di superficie coltivata da 8.500 aziende agricole, per una produzione superiore a 5 milioni di tonnellate trasformate da oltre 180 industrie. Nel 2005 le esportazioni nazionali di derivati del pomodoro sono state pari a 1,43 miliardi di euro pressoché stabili rispetto all anno precedente e dirette per 888 milioni verso i 25 paesi dell Unione e per oltre 546 milioni di quelli extracomunitari.
La Coldiretti per mercoledì 14 giugno promuove in tutta Italia la "Giornata nazionale del pomodoro italiano", per far conoscere ai cittadini-consumatori le nuove norme sull' etichettatura di origine obbligatoria della passata. Una giornata dedicata all'informazione e ai festeggiamenti per il prodotto simbolo del made in italy nel mondo "aggredito" dalle falsificazioni cinesi e che viene salvato con un provvedimento sostenuto dalla raccolta di un milione di firme da parte della Coldiretti, alla quale hanno aderito associazioni dei consumatori, ambientalisti, gastronomi, nutrizionisti, rappresentanti delle istituzioni a tutti i livelli.
Anche la Cia (Confederazione italiana agricoltori) sottolinea l'importanza dell'entrata in vigore del decreto interministeriale sull'obbligo d'origine: "La sicurezza di poter contare su un prodotto etichettato per quanto riguarda l'origine o la provenienza - afferma la Cia - darà alla nostra passata di pomodoro un valore aggiunto rilevante che contribuirà ad alimentare l'immagine positiva del nostro made in Italy. Nel decreto vengono puntualmente definiti i requisiti, i parametri e le metodologie di analisi che dovranno essere rispettati per poter utilizzare la definizione di passata di pomodoro, rendendo così più agevole anche il lavoro dei controlli contro qualsiasi tipo di frode".

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