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LA CUCINA ITALIANA VA FORTE NEGLI STATES CON I SUOI GRANDI CUOCHI … CORSI IN USA PER L’ALTA RISTORAZIONE

New York è stata al centro questa settimana di due momenti importanti per la cucina italiana: lunedì al Rockefeller Center dieci cuochi tricolori, Bottura, Brasi, Colonna, Esposito, Montano, Petza, Scabin, Sultano, Uliassi e Casella (di loro, l’unico che lavora nella Grande Mela), hanno illuminato con i loro piatti la giornata dedicata all’Italian food, quello contemporaneo, non la caricatura del passato.
Sempre in tema di cucina e Usa, ieri a Roma, invece, il French Culinary Institute di New York ha presentato il suo corso di cucina italiana, che promette di essere il programma più importante, approfondito e articolato mai organizzato negli Stati Uniti sul tema dell'alta cucina italiana. Lo organizza Alma, la scuola internazionale di cucina italiana di Gualtiero Marchesi, e il French Culinary Institute di New York con il sostegno del Ministero per l’Istruzione. Riservata ai cuochi professionisti statunitensi che intendono specializzarsi in cucina italiana, la scuola nasce dalla presa di coscienza che in America la cucina italiana è piuttosto diffusa e conosciuta, sì, ma mantenendosi sempre su livelli medio-bassi.
I grandi nomi della culinaria nazionale vestiranno i panni dei professori e terranno le lezioni, in parte a New York, e, in parte, in Italia, proprio nella scuola di Gualtiero Marchesi a Colorno, Parma. Il corso, della durata di un anno, si aprirà a gennaio (ma le iscrizioni sono già aperte) e stato presentato il 15 giugno a Roma da Mariangela Bastico, viceministro per l’Istruzione, Gualtiero Marchesi, rettore di Alma, e Cesare Casella del French Culinary Institute di New York.

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