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TRA I CONSUMATORI VINCONO QUALITA' E MADE IN ITALY: IL 62% MANGIA PRODOTTI CHE FANNO BENE, IL 75% CERCA PRODOTTI NAZIONALI. I RISULTATI DI UN'INDAGINE ACNIELSEN

Continua la ricerca del risparmio anche se, sugli alimentari, gli italiani sono meno disposti a fare sacrifici e sempre più consumatori sono attenti alla valenza salutistica dei prodotti acquistati e alla loro provenienza: sono questi i dati che emergono dall'indagine effettuata da ACNielsen per la Compagnia delle Opere Agroalimentare, presentati a Rimini Fiera, per il workshop "Prezzo o qualità? Cosa cercare nei cibi che compriamo?", organizzato all'interno del Meeting per l'Amicizia fra i Popoli 2006.
Il 75% degli intervistati, quando acquista un prodotto, controlla se è made in Italy o no, mentre il 78% non capisce perché, "con tutte le risorse che ci sono nel nostro paese importiamo molti prodotti che saremmo in grado di produrre da soli". Anche in questo ambito esiste però un problema relativo ai giovani e all'educazione alimentare: infatti, se vengono presi in considerazione gli intervistati con meno di 34 anni, risulta che solo il 65% si interessa abbastanza dell'origine italiana dei prodotti. Il 62% degli italiani invece impegna molta attenzione nel modificare le sue abitudini alimentari mangiando cibi di cui è noto l'effetto benefico per la salute.
"Fare la spesa - afferma Camillo Gardini, Presidente della Compagnia delle Opere Agroalimentare - incide nella realtà molto di più di qualsiasi altro nostro gesto quotidiano, perché il consumo non solo è il motore dell'economia, ma esso ha a che fare con l'alimentazione, con l'imparare a conoscere ed apprezzare i prodotti e le ricette che caratterizzano la tradizione del nostro popolo. Fare la spesa, inoltre, può far conoscere ai nostri figli ed ai nostri giovani il gusto del buono, fa risparmiare tempo sia nel fare la spesa che nel preparare i pasti, ma soprattutto, conoscere ciò che acquistiamo, ci permette di comperare prodotti che migliorano il nostro stato di salute".

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