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IL GIORNALISTA PAOLO MARCHI INTERVIENE IN DIFESA DEL SALONE DEL GUSTO: “NOI ITALIANI PERDONIAMO TUTTO ECCETTO IL SUCCESSO…”

Se da una parte c’è chi attacca il Salone del Gusto, dall’altra c’è chi fa sentire la propria voce per difenderlo: dopo le critiche di Stefano Bonilli del Gambero Rosso dalle pagine del suo blog, il giornalista de “Il Giornale” Paolo Marchi, ideatore e “organizzatore” dell’evento Identità Golose, interviene dalla sua newsletter sulla “questione” Salone del Gusto. “Si può criticare tutto a questo mondo - scrive Marchi - figuriamoci in Italia dove gli esempi negativi abbondano, ma prima di sottoporre a processo il Salone del Gusto, come alcuni smaniano di fare, forse è il caso di chiedersi se è una colpa per Carlo Petrini avere avuto un’idea vincente. Perché il punto di partenza di ogni discussione attorno a un evento preso letteralmente d’assalto, non deve prescindere da una considerazione: esiste un’idea migliore per coniugare qualità del cibo e salvezza del pianeta?
Al di là dello sviluppo del progetto Eataly legato ai supermercati slow, salone e Terra Madre sono fondamentali per tenere alto il concetto di ecologia in cucina. Se si mette da parte l’invidia, non sono certo il primo a sostenere che noi italiani perdoniamo tutto eccetto il successo, poi trovo giusto analizzare cosa non è andato e cosa si potrebbe fare. Ma tanti che parlano e sparlano, cosa di autentico hanno fatto in vita loro? E che diritto abbiamo noi giornalisti per eccepire sulle ondate di persone paganti (il biglietto, a differenza nostra) che rendevano problematica la circolazione tra gli stand?

Siamo sicuri che un salone solo per addetti ai lavori, non si ridurrebbe a un tinello? Se si vuole educare tutti al gusto, non si può negare a tutti l’accesso là dove il gusto è in mostra e in vendita. Poi è vero che certi espositori erano lì solo per vendere e certi cittadini solo per arraffare, ma questo vale anche per altre categorie. Io trovo importante che per un fine-settimana centomila persone abbiano disertato shopping center e supermercati per scoprire prodotti in genere migliori. Partirei da questo per riflettere sul salone che verrà”.

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