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IN TUTTA ITALIA, IL 19 FEBBRAIO, “GIORNATA DELLA LENTEZZA”. TANTI APPUNTAMENTI PER “SENSIBILIZZARE CONTRO LA PERENNE RINCORSA A TROVARE TEMPO”: DALLO SLOW FOOD ALLE PASSEGGIATE A DORSO DI MULO

… E vinse la tartaruga, dal titolo del libro dello scrittore canadese Carl Honoré, uno dei guru del “Movimento Slow” parte l’idea dell’associazione “L’Arte di vivere con lentezza”, che invita a celebrare il 19 febbraio in tutta Italia la giornata della lentezza (www.vivereconlentezza.it). “Una sfida al culto della velocità - come spiega il suo presidente Bruno Contigliani - per dimostrare l’inutilità della frenesia e vincere così la paura dei momenti vuoti“. Tra proposte e provocazioni l’invito è a riflettere sul tempo della vita ed i ritmi naturali che l‘uomo sembra aver perso. “L’iniziativa - prosegue Contigliani - è il punto di arrivo di un movimento globale nato nel secolo scorso quando ci si è accorti che la tecnologia che doveva far risparmiare tempo, invece lo aveva ridotto ancora di più“.
Invece di dire basta alla velocità, a Londra ci sono corsi di speed yoga e questa disciplina tradizionalmente lenta è stata velocizzata per una vita all’insegna della fretta. Negli Stati Uniti le agenzie funebri propongono i funerali dove non si scende dall’auto ma si getta un fiore dal finestrino; e così anche il dolore è cronometrato. Persino i bambini vengono spinti a prendere troppi impegni giornalieri tra palestra, corso di canto o danza, studio della lingua inglese ... . Poi i genitori presi dai loro personali ritmi incalzanti nemmeno al momento di metterli a letto trovano tempo da dedicare ai figli: e così ecco apparire le favole della buonanotte da raccontare ai bambini in un minuto.
I primi segnali nel nostro paese di “logorio della vita moderna”, per citare la notissima pubblicità del Cynar, danno impulso nel 1989 alla nascita di Slow Food. I fondatori scelsero non a caso una lumaca per simbolo e quasi vent‘anni fa nel loro manifesto già parlavano di slow life. Un movimento nato per incoraggiare le persone a riappropriarsi del piacere della tavola e che all’inizio venne accusato di rappresentare solo una minoranza. “La storia ha dato torto a chi credeva che difendessimo gli interessi di una nicchia - spiega Carlo Petrini padre fondatore di Slow Food - fare tutto in fretta ci sta condannando e riprendesi il tempo significa riprendersi la vita, anche a tavola”.
Dal cibo al sesso il passo è breve e tra le riscoperte dei cultori della slow life c’è il ritorno a letture e corsi di discipline orientali. In questi ultimi decenni conferenze e pubblicazioni ripropongono il sesso tantrico, un’arte che fa dei tempi lunghi della pratica amorosa la base della sua filosofia. Il testo base è il Kamasutra, erroneamente scambiato per un libro di posizioni, in realtà illustra come lo slittamento del piacere su tempi lunghi, naturali, procuri sensazioni paradisiache. Una filosofia antica di qualche migliaio di anni, quando uomini e donne non avevano l’orologio ed i ritmi non conoscevano la frenesia dei nostri giorni.
E senza fretta, arriverà il 19 febbraio con altre iniziative tutt’altro che stressanti e di sicuro originali. L’associazione “L’Arte di Vivere con Lentezza” propone ai romani di fotografare le bellissime nuvole che incorniciano i grandi monumenti. A Milano verranno installati a Corso Vittorio Emanuele delle insolite attrezzature: i passovelox in grado di calcolare la frenesia dei cittadini che vanno al lavoro o che semplicemente fanno una passeggiata. A Napoli l’invito rivolto ai partenopei è di riscoprire il rito del caffè: non in piedi al bar ma seduti, magari intorno ad una vecchia caffettiera napoletana.
Se invece volete lasciarvi andare alla natura, troverete i cultori della slow life pronti per farvi fare una lenta passeggiata a dorso di mulo nel Borgo di Lari in Toscana., o pronti a camminare con voi in città col naso all’insù cercando fioriture insolite, edifici dello stesso colore, o profumi. “Tutti sentono il malessere legato al dover correre - conclude il presidente dell’associazione - e hanno la necessità di una gestione migliore del tempo. Io stesso ho fatto la mia scelta in seguito ad un incidente che ha bloccato il ritmo stressante della mia vita”.
Se in qualche modo questa nuova filosofia di vita vi ha conquistato ma non sapete da dove iniziare è importante ricordare che l’elogio della lentezza è uno stile di vita fatto anche di piccole cose. Gesti quotidiani ma carichi di significato per noi e per chi ci è vicino: come imparare a sorridere in mezzo al traffico cittadino o al collega antipatico; oppure compiere piccoli ma importanti gesti verso chi ci è vicino. Il vero lusso del nuovo millennio è il tempo che abbiamo a disposizione per fare, o non fare.
Comunque non stressatevi a decidere e se qualche dubbio ancora vi attraversa la mente fate come i nostri nonni: dormiteci su. Domani vedrete le cose da un’angolatura diversa e chissà. Cosa c’è di più lento di una bella dormita?

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