Il 2006 è stata una grandissima annata per il Brunello, di quelle da annoverare tra le migliori almeno dell’ultimo decennio: parola degli esperti che hanno assegnato all’ultima vendemmia del vino di Montalcino il punteggio massimo di “cinque stelle” su cinque. Il rating è stato fissato dal Consorzio del Brunello dopo scrupolose valutazioni (chimico-fisiche ed organolettiche) e considerazioni sull’andamento meteorologico dell’annata da parte di una speciale commissione composta da venti importanti enologi. “Quella del 2006 è stata davvero una bellissima vendemmia - spiega Filippo Fanti, presidente del Consorzio - caratterizzata da condizioni climatiche favorevolissime, che hanno permesso alle uve una maturazione graduale, equilibrata e completa. Il risultato? Un Brunello di qualità superiore, dalle potenzialità d’invecchiamento straordinarie”.
Per assaggiare in anteprima il Brunello 2002 arriveranno a Montalcino giornalisti e buyer da tutto il mondo per “Benvenuto Brunello” (23-24 febbraio), evento internazionale per la stampa e gli operatori. Oltre 150 cantine del territorio proporranno, accanto al Brunello 2002, anche la Riserva 2001, mentre nella “due giorni” organizzata dal Consorzio di Tutela del Brunello si susseguiranno degustazioni, workshop e cene di gala.
Per celebrare il Brunello 2006 (che uscirà il primo gennaio 2011) è stato il designer statunitense Adam Tihany, profondo estimatore del vino di Montalcino, a firmare la tradizionale formella di ceramica che rappresenta l’annata e la relativa votazione in stelle, destinata ad essere collocata sulle mura del duecentesco palazzo comunale. Adam Tihany, nato da genitori rumeni, cresciuto in Israele, laureatosi in architettura in Italia e stabilitosi poi a New York, ha letteralmente inventato la professione di “restaurant designer”, facendo dell’internazionalità il segno distintivo del suo lavoro e disegnando il concept degli interni di 300 tra negozi, alberghi e ristoranti: da quelli della famiglia Maccioni, a quelli di Jean-Georges Vongerichten e Thomas Keller. Intense le atmosfere del ristorante “Remi” di New York (di cui Tihany è comproprietario), dell’”Aureole” (all’interno del Mandalay Bay Resort di Las Vegas), e del D.D.L. Food Show di New York. In Italia, suggestiva la progettazione dell’hotel “Aleph” di Roma, esempio paradigmatico dell’eclettismo di Tihany, ispirato a vari temi (dalla “dolcevita” felliniana, all’Inferno dantesco).
Tihany ha voluto dedicare al Brunello, uno dei suoi vini preferiti, un’opera che si aggiunge a quelle realizzate negli anni scorsi da famosi personaggi come gli stilisti Ottavio Missoni, Roberto Cavalli e Miuccia Prada, il pittore Sandro Chia, il fotografo Oliviero Toscani, la campionessa di sci Deborah Compagnoni, il designer Giorgetto Giugiaro, l’attore Peter Weller. Una galleria unica al mondo in cui nomi celebri del nostro Paese hanno voluto offrire il loro personalissimo tributo al Brunello di Montalcino.
In particolare - L’andamento meteorologico della vendemmia 2006
Secondo Stefano Campatelli, direttore del Consorzio del Brunello di Montalcino: “Il 2006 ha regalato un raccolto di grande spessore qualitativo, da cui è lecito aspettarsi un vino davvero speciale. Da aprile a giugno, un’alternanza di pioggia e sole ha garantito sia uno sviluppo equilibrato della vegetazione dei vigneti sia un importante accumulo di acqua nei terreni, riserva quanto mai utile, specialmente in luglio, mese che è stato particolarmente caldo. Il picco della calura estiva, a Montalcino tradizionalmente concentrato nel mese di agosto, quest’anno è stato meno intenso rispetto al passato, mitigato da un cielo talvolta coperto e da alcuni eventi piovosi. La prima metà di settembre, invece, è stata molto calda, assicurando la definitiva, completa e, soprattutto, graduale maturazione dell’uva. Le perduranti buone condizioni metereologiche della seconda metà del mese, hanno coinciso con l’inizio della vendemmia, che ha portato nelle cantine ilcinesi uve di eccellente qualità, caratterizzate da ottime concentrazioni, gradazioni importanti, bellissime acidità, e profili aromatici di grande complessità. Tutte caratteristiche che consentono di considerare massime le potenzialità evolutive del Brunello di Montalcino 2006”.
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