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ANANAS, NOCI DELL’AMAZZONIA, ZUCCHERO, RISO E SUCCHI DI FRUTTA … ECCO I PRODOTTI CHE HANNO SEGNATO LE MIGLIORI PERFORMANCES NEL MERCATO DEI PRODOTTI EQUOSOLIDALI CERTIFICATI FAIRTRADE NEL 2006 (+ 15 PER CENTO A VALORE, + 45 PER CENTO A VOLUME)

Il circuito dei prodotti equosolidali certificati Faritrade è andato bene: il valore a consumo, nel 2006, è stato di 34,5 milioni di euro (erano 30 nel 2005 e 24 nel 2004), a fronte di oltre 100 referenze presenti soprattutto nella grande distribuzione organizzata (gdo), con un incremento del 15% a valore e del 45% a volume.

Le referenze che hanno evidenziato dei veri e propri exploit sono le noci dell’Amazzonia, che hanno raggiunto le 60 tonnellate di prodotto e l’ananas, che ha triplicato il volume superando le 1700 tonnellate di sell-out. Ottimi risultati anche per il riso (+42%), lo zucchero di canna (+34 %) e i succhi di frutta (+28%). Le banane hanno segnato un incremento del 12%, un dato di crescita particolarmente significativo a fronte dell’attuale fase di liberalizzazione dei mercati. Soddisfacenti anche i risultati di prodotti storici come il cacao-cioccolato (+10%) e caffè (+6%); stazionari il miele ed il tè.

“Stimiamo - afferma Paolo Pastore, direttore del consorzio Fairtrade TransFair, che certifica in Italia queste filiere dei prodotti di commercio equo per conto della rete internazionale Flo e che raggruppa alcune delle più importanti organizzazioni italiane del terzo settore, del commercio equo, della finanza etica e della cooperazione allo sviluppo - che il 35% delle banane biologiche vendute oggi in Italia sia oggi certificato Fairtrade”.

Il 2006 è stato l’anno dell’inserimento nel mercato anche di prodotti innovativi, come le rose, presenti dall’autunno scorso nei super e iper di Pam: in solo due mesi ne sono stati venduti 140 mila steli. A fine anno poi sono stati inseriti per la prima volta nella distribuzione italiana (Iper, Celio e sul catalogo Postal Market/La Redoute) i jeans in cotone equosolidale certificato e vari prodotti di maglieria, con buon riscontro da parte dei consumatori, così come è accaduto per il vino di cooperative di piccoli produttori argentini, importato da Commercio Alternativo.

A fronte di consumi generali ancora in una fase di stallo, c’è quindi motivo di soddisfazione e fiducia nel futuro per il mercato equo garantito Fairtrade, che riscuote una crescente fiducia da parte dei consumatori e che conta attualmente ben 69 licenziatari. “Siamo molto soddsifatti - afferma ancora Pastore - perché grazie ad una sempre maggiore sensibilità da parte dei consumatori ed alla riconoscibilità dei prodotti garantiti Fairtrade possiamo sviluppare ed aprire sempre nuovi percorsi di mercato equo e di economia solidale”.

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