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SLOW FISH - ARRIVA LA CAMPAGNA “MANGIAMOLI GIUSTI” … PER UNA MAGGIORE ATTENZIONE ED INFORMAZIONE SUL CONSUMO DI PESCE

“Sono un goloso di vecchia data, ma oggi avverto il dovere etico di non mangiare i bianchetti, consapevole che sardine e acciughe sono specie in pericolo. E tra i pesci da evitare, purtroppo, c’è anche il tonno rosso: un monumento della gastronomia”. E’ entrato subito nel merito, Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità, aprendo ufficialmente a “Slow Fish”, la campagna “Mangiamoli giusti”, proposta da Slow Food per creare maggiore attenzione e informazione sul consumo di pesce.

Da parte sua il Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro ha dichiarato la sua personale adesione: “il mare è una risorsa particolare per cui non basta l’impegno delle istituzioni. Occorre che ci sia una sensibilità diffusa, un’attenzione alle specie ittiche, un maggiore impegno per il rispetto delle taglie minime e dei divieti che nei nostri mari non vengono applicati. L’atteggiamento dei consumatori è importante e può influenzare le scelte politiche”.

Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, ha sottolineato che “Mangiamoli giusti” è una campagna in sintonia con la figura del gastronomo così come oggi è intesa dall’associazione. “Rinunciare in questo momento al consumo di specie ittiche a rischio - ha detto Burdese - non è solo un atto ambientalista ma anche un atto gastronomico”.

“Mangiamoli giusti” ha visto la partecipazione di Marco Costantini, responsabile programma mare del Wwf, Giuseppe Lembo (Icea), Glenda Spiller, responsabile educazione di Fairtrade Italia e Luigi Pomata, ristoratore di Carloforte.

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