Oscar Farinetti, ex patron di Unieuro (catena di negozi specializzati in elettronica - con fatturato di 800 milioni di euro - venduta nel 2003 al gruppo inglese Dixon’s, ndr) ed oggi a capo di Eataly, centro di enogastronomia di alta qualità dove è possibile acquistare, degustare e studiare cibi e bevande, spiega a WineNews che “il wine & food è la nuova mission. Così, dopo Torino, apriremo a Genova (“alla Stazione Marittima, il luogo migliore della città ligure, ndr) quindi in altre otto città italiane (Milano e Verona, al Nord; Bologna, Firenze e Roma, al Centro; Napoli, Bari e Palermo, al Sud). Ma sbarcheremo, come prima location all’estero, anche a New York nel Rockfeller Center (“e l’accordo è già definito”)”.
L’imprenditore piemontese, che vede importanti soci in Coop Liguria, Nova Coop, Coop Adriatica, e l’appoggio consulenziale di Slow Food Italia, ha dunque importanti progetti di sviluppo, già garantiti dal grande successo che Eataly sta avendo a Torino: “sta andando benissimo … tanti gli appassionati di “wine & food” che lo usano per tutte e tre le sue funzioni: comprare, mangiare, studiare”.
Ma il futuro di Eataly è condiviso anche dai suoi importanti soci: “il legame con le tre cooperative (che detengono il 40% del capitale sociale, ndr) è ottimo; per le strategie, nessun problema in quanto i tre presidenti di Coop Liguria, Nova Coop, Coop Adriatica sono con me nel consiglio di amministrazione; ma le Coop danno anche una grande mano, tattica e di gestione, nel punto vendita di Torino. Il direttore Marco Liera è uomo Coop e riesce ad abbinare bene le sue ottime capacità gestionali con il nostro amore e quello di Slow Food per i prodotti enogastronomici di qualità “a prezzi sostenibili”, anche con una particolare attenzione alla didattica del cibo”.
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