02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL GELATO ITALIANO CONQUISTA LA “GRANDE MELA”

Una nuova avventura culinaria italiana parte alla conquista del Continente americano: il gelato artigianale di Torino è sbarcato nei giorni scorsi nel cuore pulsante della “Grande Mela”, con l’apertura della gelateria Grom al 2165 di Broadway Avenue, nell’Upper West Side di Manhattan.
La scommessa dei due gelatai piemontesi, Guido Martinetti e Federico Grom, è di “conquistare la parte alta del mercato americano” quella attenta alla qualità dei prodotti, in un Paese in cui spesso è la quantità a far da padrona. Negli Stati Uniti infatti c’é un consumo pro-capite di 23-24 litri annui di gelato, pari al doppio dell’Italia, ma l’ice-cream statunitense è generalmente più ricco di grassi e burro. Al contrario “Grom” offre al consumatore solo prodotti freschi, preparati con ingredienti rigorosamente di stagione: oltre ai “gusti del mese”, la gelateria propone il limone di Amalfi, il pistacchio della Sicilia, il cioccolato dell’Ecuador, la crema con biscotti di pasta di meliga di Battifollo, il torrone del Piemonte.
“L’idea di fare un gelato cercando di utilizzare i migliori ingredienti sparsi per il mondo - hanno spiegato i proprietari - è nata quasi per gioco”, ma oggi è un punto di forza del negozio. Nonostante il prezzo elevato (4.75 dollari per un cono piccolo), la gelateria può già contare su un prestigioso fan: la nota presentatrice statunitense della Cbs, Katie Couric, che ha scoperto il gelato italiano alle scorse Olimpiadi invernali di Torino e che teme ora "per la propria linea”.
Oltre ai gusti tradizionali, al “Grom” di New York si potranno assaporare nuovi gusti preparati per assecondare il pubblico statunitense, come vaniglia, cappuccino e cannella. Tra i progetti in cantiere, il servizio di consegne a domicilio del gelato e il marchio “kasher” per rispettare le regole alimentari ebraiche.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli