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IN PIAZZA 26 MAGGIO PER “MANGIASANO” CONTRO OGM. SVILUPPO RURALE PER PUNTARE SU QUALITA’ PRODOTTI E AMBIENTE

Quaranta piazze italiane, da Torino a Palermo, si stanno preparando per ospitare il 26 maggio la giornata nazionale “Mangiavano”, iniziativa nazionale organizzata dall’associazione Vas, Verdi Ambiente Società, in collaborazione con Coldiretti, Cia Confederazione Italiana Agricoltori, Anagribios, Anabio, Federconsumatori e Ada, associazione dei diritti degli anziani.
“Mangiavano” avrà come tema lo sviluppo rurale che rappresenta per l’Italia “un’occasione unica e forse irripetibile - ha detto Guido Pollice, presidente Vas - per l’Italia, che usufruirà, a partire dal 2007, di finanziamenti pubblici per 8,3 milioni di euro per le sue aree rurali”.
Lo sviluppo rurale è l'occasione, secondo Pollice, per investire nella qualità delle produzioni e nella multifunzionalità delle imprese, “per rafforzare il legame con il territorio e tutelare le risorse naturali e l’ambiente”. I fondi pubblici dovranno servire per una politica agricola, secondo i Vas, “che si lasci alle spalle le illusioni della modernizzazione agricola e inverta la rotta, verso un nuovo paradigma di sviluppo rurale sostenibile che rimetta al centro il contesto locale, l’ecosistema e l'insieme dei rapporti sociali”.
Quella che propongono i Vas è una agricoltura che si liberi dalla dipendenza dal capitale finanziario e dalla subordinazione agli interessi agro-industriali. Le iniziative della giornata “Mangiavano” riguarderanno la realizzazione di mercatini biologici, dibattiti pubblici sui temi della sicurezza alimentare, della sovranità alimentare e della tutela del territorio e la realizzazione di iniziative locali legate alla degustazione di prodotti tipici. Tutela dell’ambiente e qualità delle produzioni agroalimentari significa anche, secondo Pollice, contrarietà agli Ogm, sia di prima che di seconda generazione, “perché non c’é differenza - ha spiegato Pollice - entrambe contengono tratti di Dna di batteri e virus” e parlare di seconda generazione di Ogm, secondo Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori, “é solo un espediente per superare la diffidenza dei consumatori”.
I Vas sono molto preoccupati, così come le organizzazioni partner dell'iniziativa, perché il recente invio da parte del Ministero delle Politiche Agricole al Ministero dell'Ambiente, di protocolli tecnici per il rilascio di Ogm nell’ambiente, in particolare per coltivazioni come vite, olivo, agrumi, fragola, melanzana, ciliegio, kiwi, mais e pomodoro, lascia intravedere un’apertura delle istituzioni verso gli Ogm, che secondo l’associazione “sarebbe incomprensibile”.
Analoghe perplessità hanno espresso la Cia che chiede di rispettare almeno il principio di precauzione in materia di Ogm e la senatrice dei Verdi, Loredana De Petris che ha ribadito la sua posizione favorevole alla ricerca sugli Ogm, purché “venga fatta nei laboratori, in luoghi sicuri da possibili contaminazioni”. “Dal punto di vista economico - ha detto De Petris - per gli agricoltori italiani è molto più importante puntare sulla qualità e ci aspettiamo dal ministro De Castro che ribadisca il fatto che l’asse portante dell’agricoltura italiana è proprio la qualità e il legame con il territorio”.
Secondo la Coldiretti, le contaminazioni causerebbero danni economici irrimediabili, con oltre le metà degli stranieri che eviterebbe questi alimenti e il 15% degli che rifiuterebbe tutti i cibi italiani, causando un danno da 5,4 miliardi di euro per il calo delle esportazioni.

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