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CONSUMI - IMPAZZA MODA APERITIVO +23% AL BAR, VINI DOC E DRINK. CRESCE PASTO FUORI CASA A COSTI CONTENUTI

E’ una moda dilagante quella del pasto fuori casa. E anche un nuovo modo per incontrarsi, in tempi di ristrettezze economiche. “Gli italiani sono più poveri ma i consumi fuori casa, dopo anni di crisi, sono in ripresa”. A fotografare il “paradosso del bar” è il Consorzio distributori alimentari (Cda) che evidenzia il trend positivo del canale Horeca (acronimo di hotel, restaurant, caffe), nel 2006, con incrementi di fatturato (+6,1%) e in volumi (+5,5%).

“Trend che si riflette nel 2007”, secondo stime Cda. Nel dettaglio dei consumi 2006 degli italiani fuori casa, il canale bar segna le migliori performance di vendita totali (+8,5%), seguito dalla ristorazione (+7%). Impennata della domanda registrano gli energy drink con un +25,2%, gli aperitivi alcolici (+ 23,7%), sostenuti dalla dilagante moda degli “happy hour”, e i vini Doc (+ 13,82%). “Gli energy drink - dicono i distributori di bevande - sono la bibita-exploit del 2006, consumati da soli o per la realizzazione di cocktail”.

Poco dinamico, ma importante in termini di volumi, il mercato delle acque minerali con vendite in sostanziale parità (+2,9%). Gli italiani si confermano grandi bevitori di acque, con circa 200 litri pro capite l'anno. Le “piatte” in particolare sono decisamente le favorite con il 70% dei volumi espressi, contro il 26% delle gasate e il 4% delle effervescenti naturali. Stabili anche i consumi di succhi di frutta (+2%) in volumi su tutti i formati. Ma dopo il boom di gusti innovativi, si registra un ritorno ai “classici”: pera, pesca e albicocca.

Il settore delle birre manifesta invece una certa sofferenza e fa fatica a mantenere le proprie quote. “Una situazione dovuta - spiega Cda - per lo più agli alti prezzi al consumo e da un conseguente spostamento degli italiani verso prodotti a maggior contenuto edonistico (energy drink e cocktail)”.

Nel complesso comunque si beve lo stesso quantitativo di birra alla spina (+2%) e nel comparto crescono i consumi di birra in bottiglia (+9,54%). “Nel 2007 non ci attendiamo grandi crescite sul comparto acque minerali e nel mercato delle birre ma - dice il direttore di Cda Lucio Roncoroni - grandi sono le attese verso le birre di importazione (soprattutto tedesche) che stanno registrando gli incrementi più significativi.

Nel 2007 stimiano positive vendite di cole, the e bevande a base frutta. Stabili invece i prodotti isotonici, quelli ricchi di sali minerali normalmente richiesti dagli sportivi, e ancora in forte crescita gli energy drink, soprattutto perché abbinati ai super alcolici che, nel 2006, sono cresciuti del 13,6% in valore e del 12,8% come volumi, con impennata della domanda di vodka (+20,1%), vermouth (+22,3%) e gin (+13%)”.

Incrementi che hanno riguardato anche i prezzi delle bevande. Nel 2006 si è registrato infatti un aumento medio del 3,16%, con un picco del 5,01% nel mercato della birra (complice l’aumento delle accise) e del 4,55% nel segmento superalcolici. Sostanzialmente fermi i listini del vino da 0,75 cl.(+0,36%).

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