02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI AGRICOLI DELL’UNIONE EUROPEA AUTORIZZA UNA SOGLIA DI CONTAMINAZIONE OGM DELLO 0,9% NEI PRODOTTI BIOLOGICI. CONTRARI SOLTANTO I MINISTRI DI ITALIA, BELGIO, GRECIA E UNGHERIA

In tutti i prodotti biologici (dal grano alle uve) sarà tollerata una soglia accidentale di contaminazione da organismi geneticamente modificati (Ogm) dello 0,9%: è questa la decisione del Consiglio dei 27 Ministri Agricoli dell’Unione Europea, con il solo voto contrario del ministro italiano Paolo De Castro e dei suoi colleghi di Belgio, Grecia e Ungheria.
Un voto, probabilmente influenzato dagli interessi economici delle grandi multinazionali del food & beverage, che di fatto dà il via libera alle contaminazioni da organismi geneticamente modificati nei prodotti biologici. Si tratta ora di attendere le contromisure che Governo e Parlamento italiano, vista la posizione di leadership nel biologico del Bel Paese, attueranno per garantire sia i produttori biologici sia i consumatori che vogliono essere sicuri di acquistare prodotti realmente liberi da Ogm. I primi vedrebbero vanificare completamente lo sforzo e l’impegno di chi ha scelto di produrre secondo i criteri del biologico. I secondi perderebbero ogni garanzia, se non addirittura il senso stesso, nell'acquistare prodotti biologici.
La decisione del Consiglio dei Ministri agricoli europei con la fissazione di una soglia di contaminazione dello 0,9% respinge la proposta di azzeramento di questa percentuale da parte del Parlamento Europeo e colpisce duramente la leadership italiana nel settore a livello europeo. Si tratta di un duro colpo per un settore che punta tutto sulla fiducia nei confronti di alimenti scelti e pagati con un differenziale di prezzo proprio perché garantiscono sicurezza e naturalità nel metodo di produzione. Nel primo trimestre 2007, i consumi familiari di alimenti biologici (fonte: Ismea - Ac Nielsen) sono aumentati del 10%, con valori record per i prodotti per l'infanzia (+51%) e per riso e pasta (+26%).
L'Italia, quarto produttore mondiale e primo nella Unione Europea, con un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell'Unione, ha la responsabilità di svolgere un ruolo di avanguardia a livello comunitario per difendere il settore dai rischi concreti di perdita di credibilità e mercati. Peraltro, la leadership italiana nel Vecchio Continente è aumentata quest’anno del 12% per quanto riguarda l’estensione di terreni coltivati a biologico e del 22% per quanto riguarda il numero di imprese agricole coinvolte.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli