“LA TAVOLA - LA CUCINA DEL TEATRO”: IN PIEMONTE E IN TOSCANA, IN LUGLIO, NASCE UN PROGETTO TEATRALE ITINERANTE

Mani che si muovono, tagliano, affettano … Patate da pelare, frutta da sbucciare, formaggi, pane e vino, olio che si versa … e scarpe, e piedi, gente che corre, fame, guerra e pane nero, festa, amori persi e amori ritrovati, e invidia, gelosia, danze … Due i personaggi che intorno a “la tavola” - tavola, come luogo del convivio, del rito e della festa del mangiare, ma anche tavola come elemento semplificativo del palcoscenico - snocciolano una storia mai scritta, tramandata solo oralmente, fatta di serenate e di finestre chiuse, nonché di vino, pane e di terra da mangiare. Il pubblico viene chiamato ad esercitare l’antica arte della cucina, per consumare tutti insieme il “pasto” dell’epilogo. Tempi, modi e ingredienti sono gli ingranaggi essenziali per la riuscita di un piatto “spettacolare”. Una nuova forma di spettacolo dove tre tavoli apparecchiati, di gigantesche dimensioni, sono il palcoscenico per una storia emozionante, che attraverso la magia dei prodotti, le parole del teatro ed il coinvolgimento del pubblico, cerca nuovamente le origini di un teatro popolare fatto di “necessità”.
Tutto questo è “Sentiero diVino”, ovvero un progetto teatrale itinerante che si sviluppa, dal 1 giugno all’11 ottobre, attraverso un affascinante percorso tra vigne, castelli, cascine, centri storici e cantine … tra Piemonte (Castellar, 1 luglio; Vialfrè, 8 luglio; Valprato Soana, 22 luglio; Ronsecco, 1 settembre; Piverone, 2 settembre; Savigliano-Cuneo, 28 settembre) e Toscana. La manifestazione “Sentiero diVino” (produzione del Teatro delle Forme; ideazione e regia di Antonio Damasco, con Silvia Edera e Francesca Bodanza) si inserisce in un contesto di promozione e valorizzazione dei luoghi e delle tradizioni, esempio di quel formidabile intreccio tra vino-cultura-territorio di cui l’Italia è così ricca.
Sentiero diVino (info: Francesca Mariotti, ufficiostampa@maybepress.it, cel. 333/4008592) si conferma come l’unico progetto in grado di coniugare eccellenza enogastronomica, promozione del territorio e spettacolo, quello che si rifà alle tradizioni e alla cultura popolare delle feste e delle veglie, le antiche “vija”, momenti conviviali consumati da uomini, donne, anziani e bambini nelle stalle, le sere d’inverno, per conversare, ma anche per lavorare con spirito comune … Un programma, che vuole valorizzare e mettere in rete luoghi e produzioni di qualità, interagendo con piccole e grandi comunità.