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SALUTE: NON SOLO DENTIFRICI ECCO TUTTI I PERICOLI DALLA CINA. DAGLI ALIMENTI PER ANIMALI AI SUCCHI DI FRUTTA, DAL PESCE ALLE VERDURE IN SCATOLA, FINO AGLI SNACK. LO DICE LA COLDIRETTI

Oltre ai dentifrici negli Stati Uniti sono stati messe sotto accusa per i rischi alla salute le importazioni di giochi per bambini, alimenti per animali domestici a causa della presenza irregolare di melamina tossica che si è ritenuta responsabile della morte di cani e gatti e successivamente anguille, pesce gatto ma anche succhi di frutta con pericolosi additivi. Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che un prodotto “made in China” su cinque non risponde ai requisiti di qualità e sicurezza secondo i dati dell’Amministrazione Generale per il Controllo della Qualità, l’organismo statale asiatico addetto al controllo del rispetto delle norme di sicurezza.
Nei primi mesi del 2007 - riferisce la Coldiretti - il 19% dei prodotti cinesi destinati al mercato interno non rispettavano gli standard di qualità con il pesce essiccato e la frutta e ortaggi in scatola e che presentavano i maggiori problemi a causa della presenza di additivi e di contaminazioni batteriche. Si tratta - sostiene la Coldiretti - di una situazione particolarmente preoccupante per l’Italia che ha aumentato del 78% in valore le importazioni di prodotti alimentari dalla Cina anche in assenza di precise indicazioni in etichetta sulla provenienza, nei primi tre mesi del 2007.
Le importazioni - precisa la Coldiretti - interessano prodotti da considerare a rischio, secondo le indicazioni statunitensi, come aglio, mele, funghi in scatola ma soprattutto concentrato di pomodoro che rappresenta in valore circa un terzo delle importazioni dal Paese asiatico con arrivi in aumento del 150 per cento. Si tratta di una montagna di pummarola dagli occhi a mandorla, che su base annua rappresenta oltre il 30% della produzione nazionale, e che per l’assenza di una adeguata normativa rischia di essere spacciata come “made in Italy” sul mercato nazionale ed estero.
Di fronte ai rischi per la salute è necessario intervenire urgentemente con i controlli e con la trasparenza dell’informazione per consentire la rintracciabilità delle produzioni e scelte consapevoli da parte dei consumatori. Per questo occorre immediatamente applicare le norme contenute nella Legge 204 del 2004, ottenuta grazie alla raccolta di un milione di firme da parte della Coldiretti, per rendere obbligatorio l’indicazione in etichetta dell’origine dei prodotti in vendita nei supermercati.
Una richiesta che la Coldiretti intende sostenere con una manifestazione promossa dagli agricoltori negli ultimi anni, che con lo slogan “Giù le mani dalla qualità italiana” avrà luogo a Bologna l’11 luglio.

I prodotti made in china sotto accusa
• Dentifricio
• Giocattoli per bambini
• Cibo per cani e gatti
• Pesce
• Snack per ragazzi
• Succhi di frutta
• Frutta e Ortaggi conservati
Fonte: elaborazioni Coldiretti

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