PREZZI - COLDIRETTI: CONTRO RINCARI APRIRE CITTA’ A MERCATI AGRICOLTORI. E RISTRUTTURARE LE FILIERE INEFFICIENTI CHE PERDONO VALORE DAL CAMPO ALLA TAVOLA

Aprire in tutte le città i mercati gestiti direttamente dagli agricoltori per rispondere alla crescente domanda dei consumatori di ridurre le intermediazioni, combattere la moltiplicazione dei prezzi, assicurarsi prodotti di qualità e di limitare l’inquinamento ambientale. Lo ha proposto Coldiretti, sottolineando “che occorre lavorare soprattutto sulle filiere inefficienti che perdono valore”.

Per troppo tempo - ha precisato il presidente Marini - la politica agricola è intervenuta ritardando le necessarie ristrutturazioni, favorendo il permanere di diseconomie, come purtroppo si cerca di fare anche con alcuni passaggi della riforma europea dell’ortofrutta appena approvata a Bruxelles nonostante lo stesso antitrust abbia verificato rincari del 300% dal campo alla tavola.

Secondo una recente indagine dell’Osservatorio sulla vendita dirette Coldiretti-Agri2000 ben sette italiani su dieci hanno fatto acquisti direttamente dagli imprenditori agricoli giudicando la spesa conveniente con un risparmio atteso compreso dal 20 al 30%, anche se la qualità e la garanzia di genuinità e freschezza la principale motivazione dell’acquisto mentre la difficoltà di raggiungere le aziende agricole è considerato il principale ostacolo all’acquisto. Per questo sono nati i Farmers market: spazi di vendita in città dove - spiega la Coldiretti - la presenza degli agricoltori è esclusiva e ben identificata con l’offerta di prodotti di stagione e locali.

Un fenomeno che riguarda i paesi più sviluppati anche dal punto di vista della distribuzione commerciale come Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti dove i cosiddetti Farmers Market sono una realtà in rapida espansione con il loro numero che è cresciuto nell’arco di cinque anni del 30% passando da circa 3000 agli oltre 3.700 interessando anche le aree di prestigio di grandi centri come New York e Los Angeles.

In Italia si stima - conclude la Coldiretti - che sul modello di quanto è avvenuto in altri Paesi i mercati degli agricoltori potrebbe raggiungere fino al 15% del mercato alimentare.