“Buono, pulito e giusto … ma anche accessibile e reperibile”: queste le parole chiave del mondo del cibo nell’universo Coop, leader nella grande distribuzione e partner storico di Slow Food. “La filosofia del supermercato deve ruotare - spiega Vincenzo Tassinari, presidente di Coop Italia - intorno al consumatore: i prodotti, soprattutto in questo momento, oltre ad essere “buoni, puliti e giusti”, filosofia di Slow Food, devono essere anche accessibili, in termini economici, e facilmente reperibili; i consumatori devono, insomma, poter trovare i prodotti alimentari di qualità, al giusto prezzo e nel loro punto vendita abituale”.
Una filosofia, che ruota intorno al consumatore, significa anche informazione ed educazione alimentare: ogni giorno a Cheese 2007 (Bra, 21/24 settembre), Coop ospiterà studenti delle scuole elementari del Piemonte guidandoli attraverso percorsi educativi che, coinvolgendo tutti e cinque i sensi, sensibilizzeranno i bambini sull’importanza di una corretta e sana alimentazione. Grande attesa per la “smielatura” in diretta: un esperto mostrerà in che modo il miele viene estratto dalle arnie con la centrifuga per poi essere filtrato e messo nei vasetti. Vera e propria delizia per la vista e per l’olfatto, l’operazione di smielatura viene completata con la degustazione di varie tipologie del dolce nettare in abbinamento allo yogurt bio di Coop, coinvolgendo così il senso del gusto e del tatto. I bambini mangiano più volentieri un alimento di cui conoscono la storia e Coop li guida, in questo modo, alla scoperta di prodotti ricchi in energia, importanti quindi per la crescita, ma privi di calorie vuote come gli snack e le merendine, una delle maggiori cause del soprappeso e dell’obesità nei piccoli.
Da sempre accoppiata storica, ma non banale, Coop presenterà a Cheese 2007 una degustazione di formaggi e vini piuttosto particolare: verranno assaggiati, infatti, i vini della Placido Rizzotto, la cooperativa che coltiva i terreni confiscati alla mafia. E’ dal 2003 che Coop distribuisce i prodotti provenienti dalle cooperative che aderiscono al progetto “Libera Terra”: dopo anni di abbandono, i terreni degli otto comuni dell’entroterra palermitano aderenti al Consorzio Sviluppo e Legalità vengono coltivati secondo i criteri dell’agricoltura biologica. Dalla Sicilia, il progetto si è esteso anche alla Calabria, Puglia e Campania.
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