“Gli aumenti dei prezzi al consumo dipendono solo in parte dai rincari delle materie prime agricole, peraltro ampiamente giustificati dai corsi internazionali del mercato, e non si giustificano se sono a “due cifre”, come quelli paventati in questi giorni”. Lo ha ribadito il direttore generale della Confagricoltura Vito Bianco nll’audizione in Commissione Agricoltura del Senato sui rialzi delle materie prime agricole e gli effetti sui prezzi dei prodotti agricoli ed agoalimentari. Bianco ha spiegato che il prezzo di alcune commodities (frumento e latte in particolare) sui mercati internazionali è aumentato a causa della riduzione delle produzioni mondiali, dovuta al cattivo andamento climatico, e della maggiore domanda, in particolare dei paesi in crescita: Cina e l’India. “Premesso che, nel lungo periodo, la situazione dovrebbe tendere a normalizzarsi, con un assestamento delle produzioni mondiali, che torneranno in linea con la domanda, calmierando i prezzi - ha detto Bianco - questa situazione non giustifica aumenti importanti sui prodotti al consumo; perché l’incidenza delle materie prime sul prezzo finale del prodotto è molto contenuta”.
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