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NEL TEMPIO BUDDISTA DI TOKYO SI MANGIA ITALIANO E SLOW. “LA CUCINA ITALIANA SI ADATTA BENE AD UNO STILE DI VITA SALUTARE E IN SINTONIA CON LA NATURA”

Mens sana in corpore sano alla maniera giapponese, grazie a un inedito connubio tra raffinata filosofia buddista e gustosa cucina italiana: è l’originale ricetta di un famoso tempio di Tokyo, salito alla ribalta delle cronache locali e non per aver aperto un ristorante di cucina italiana nei locali del proprio complesso religioso. Nel tempio “Tsukiji Hongan-ji”, il ristorante è stato battezzato “Cafe de Shinran”, in riferimento al monaco giapponese fondatore, nel Trecento, di una delle scuole buddiste più antiche.

Il legame con la cucina italiana va ben oltre la semplice trovata pubblicitaria: i motti dell’iniziativa, “Slow Spiritual Life” e “l’insegnamento di Buddha è slow”, riconducono direttamente alla filosofia portata avanti da Slow Food, ben nota in Giappone anche grazie alla frequente collaborazione con la rivista salutista “Sotokoto”, principale sponsor del ristorante italo-buddista. In questa particolare esperienza mistico-culinaria, niente è lasciato al caso, soprattutto per il menù: con un prezzo medio di 1.500-2.000 yen a portata (9-12 euro), è possibile gustare piatti tipici del Belpaese come svariati tipi di pasta fresca fatta a mano, trippa al sugo, tagliata di manzo e insalate a base di rucola e formaggi lodigiani. Il tutto è preparato seguendo i dettami delle ricette tradizionali, utilizzando esclusivamente materie prime (sia giapponesi che italiane) di alta qualità senza additivi chimici.

“La cucina italiana - spiega il responsabile del progetto “Cafe de Shinran” - è quella che più si adatta a uno stile di vita salutare e in sintonia con la natura, una filosofia insita nell’insegnamento buddista: semplicità e benessere, sia per il corpo che per la mente”.

Fonte:Ansa

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