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LA SOLUZIONE AL CLASSICO DILEMMA DELLE FESTE: SPUMANTE O CHAMPAGNE? … BIRRA! ECCO UNA SERIE DI PROPOSTE DI BIRRE CAPACI DI ALLETARE LE TAVOLE DEL NATALE E DEL CAPODANNO

Alle porte del Natale e del Capodanno, il consumatore si trova a rispondere al classico dilemma: mantenere un atteggiamento nazionalista brindando a spumante o strizzare l’occhio ai cugini d’Oltralpe, imbandendo le tavole con chiccose bottiglie di champagne? Ma esiste anche una “terza via”: … la birra! Perché, infatti, non pensare alla birra come accompagnamento ideale per i banchetti dicembrini, come degna sostituta, e perché no, compagna dei vini pensati e consigliati per le feste?
Il mondo della birra si sta facendo conoscere sempre meglio e sta mostrando lati e sfaccettature sempre più interessanti e le Birre di Natale ne sono un esempio. Storicamente le Birre di Natale non si classificano come uno stile, ma sono vere e proprie interpretazioni del birraio, che dà alla propria birra di Natale l’impronta che preferisce. Vengono fatte stagionalmente, sono adatte ai climi freddi, tanto che gli inglesi le chiamano “winter warmer”, ovvero, “che scaldano l’inverno”. Solitamente si tratta di birre alcoliche, spesso speziate e generalmente sono servite a temperature ambiente (anche calde quando il caso lo richiede). Sono birre che potremmo definire “da meditazione” ma anche birre che si sposano bene con le pietanze sulle tavole natalizie.
Tra i birrifici artigianali dell’Associazione Culturale Unionbirrai (www.unionbirrai.com) le proposte sono davvero particolari, e possono davvero diventare un'alternativa sfiziosa alle classiche bevande delle feste.
Almond ‘22 (www.birraalmond.com) considera la “Gran Cru” (una strong ale belga ad alta fermentazione) la propria birra natalizia: prodotta tutta l’inverno, la versione di Natale presenta una speziatura più intensa. Dalla provincia di Grosseto, da Arcidosso, arriva invece la “San Niccolò”, la birra di Natale del microbirrificio Amiata (www.birra-amiata.it), una stout di circa 8 gradi alcolici, aromatizzata alle spezie. Simone Monetti del Bibò di Bologna (www.costabibo.it) propone la “Costacacao”, una lager scura da 6,4 gradi alcolici. Si tratta di una birra caratterizzata dalle tostature del malto (da qui il nome e non perchè ci sia cacao aggiunto), e dalla immediata bevibilità. Il sardo, di Maracalagonis (Cagliari), Birrificio Barley (www.barley.it) propone la “BB10”, una birra strettamente legata al territorio di produzione, visto che viene ottenuta da una miscela di sei malti inglesi di prima qualità con aggiunta di Sapa di Cannonau (mosto d’uva cotto in 16 ore di bollitura continua). Questa birra inizia a essere commercializzata intorno al 10-15 dicembre, perché viene prodotta dopo la vendemmia dell’uva Cannonau. La Sapa regala al prodotto una naturale “vinosità”, tanto da renderla una tipica birra da meditazione da fine serata, ma senza per questo escludere la sua presenza sulla tavola accanto a carni bollite, formaggio pecorino o dessert al cioccolato. Il B.E.B.A. (www.birrabeba.it) dei fratelli Borio ha due referenze per la stagione invernale, “La Birra di Natale” e “Re Magi”, entrambe disponibili da fine novembre. Il microbirrificio Beltaine (birrabeltaine@alice.it) per le riunioni in famiglia e tra amici durante le feste di fine anno ha pensato invece a una “Birra di Natale alle castagne”. È una birra rifermentata in bottiglia, di forte carattere, che si caratterizzata per un colore scuro, un gusto dolce, intenso e speziato, che si adatta ad accompagnare le pietanze natalizie. Pronta dal 15 dicembre (ma dicono che è meglio telefonare prima) la “Birra di Natale” del B.O.A., birrificio ostiense artigianale, (www.boabirra.it ) che si presenta come una doppio malto, rifermentata. Per assaggiarla l’unico modo è andare al locale, dove la si trova sia alla spina, sia in bottiglia. La “Brighella” è la birra stagionale di Natale del Birrificio Lambrate (www.birrificiolambrate.com ), un’ambrata doppio malto, dal gusto sorprendente intenso e fruttato. CD, che sta per “Christmas Duck”, è la proposta del Birrificio della Val d'Orcia Olmaia (www.birrificioolmaia.com ), una birra bruna ad alta fermentazione, ispirata alle classiche birre Natalizie. È prodotta da ottobre a marzo, ed è disponibile anche in magnum da 1,5 litri. La proposta del Brewpub Troll (www.birratroll.it ) è la “Stella di Natale”, una birra scura di 10,5 gradi alcolici, dal carattere molto inteso e complesso, che affascina per i suoi profumi legati a 6 differenti malti speciali e a una speziatura erbacea. Da Mentana, Roma, in quel del Birrificio Turbacci (www.birraturbacci.it ) arriva la “Turbacci Noel” ispirata alle tradizioni dei birrifici del nord Europa, che producono le birre Noel in occasione delle feste natalizie. Nuova di zecca anche la proposta natalizia di Teo Musso, il celebrato artefice del “Le Baladin” di Piozzo, Cuneo (www.baladin.it ).
Dopo che la sua “Noel” è diventata, causa successo oltre le previsioni, una birra disponibile tutto l’anno, Musso ha pensato bene di crearne una versione al caffè per il Natale 2007: “Noel Cafè” utilizza chicchi di caffè, una miscela arabica di origine indiana. E, per finire, da Panil, il Birrificio Torrechiara (www.panilbeer.com) ecco in arrivo “Panil Enhanced” e la “Panil Barriquée” vestite a festa, proposte come Birre di Capodanno. La prima, è la birra chiara, doppio malto, inoculata con lieviti da spumantizzazione e aromatizzata con fiori di luppolo; la Barriquée è invece una birra a tripla fermentazione, la prima effettuata in vasca di acciaio, la seconda in fusti di rovere francese e la terza in bottiglia (esiste anche una versione acida, la Sour, particolarmente apprezzata sul mercato americano).Come birra di Natale, invece, la famiglia Losi non ha dubbi, propone la nuovissima “Divina”, birra a fermentazione spontanea, cioè senza aggiunta di lieviti e quindi fatta secondo le antiche tradizioni, quando ancora non si conosceva il lievito e le sue proprietà.

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