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MILANO, PARIGI, NEW YORK SI CONFERMANO IN TUTTO E PER TUTTO CAPITALI DELLA MODA. L’ULTIMA TENDENZA CHE LE ACCOMUNA? BERE L’ACQUA DEL RUBINETTO ... DALL’EUROPA ALL’AMERICA TORNA DI MODA “L’ACQUA DEL SINDACO”

Macché Brunello, Champagne o Barolo, oggi il vero lusso si chiama acqua! I globetrotter confermeranno: da un capo all’altro del mondo, in aereoporto come al supermercato, una comunissima bottiglia d’acqua costa quanto, e molto spesso di più, una bibita o una birra. Finiti i tempi in cui chi era chic beveva Perrier, tramontati i favolosi anni ’90 quando per diventare più belli non si poteva fare a meno di Evian, l’acqua preferita dalle modelle (regina di tutti i backstage delle sfilate) oggi, stanchi anche di Vossa, quella cristallina acqua norvegese dalla bottiglia accattivante presente nei menù dei grandi ristoranti “stellati” e nei mini-bar dei resort extra-lusso, si torna alle origini: torna di moda “l’acqua del sindaco”.
Promosse a pieni voti dalle analisi di laboratorio, infatti, le acque che sgorgano dai rubinetti di casa stanno piano piano ricomparendo sulle tavole degli italiani. Mentre a Roma l’acqua è stata addirittura dotata di una certificazione che ne attesta la particolare buona qualità, nelle scuole e negli uffici comunali di Firenze brocche di vetro e bidoni riempiti con acqua civica stanno via via prendendo il posto dei distributori di bottigliette. Buone notizie anche dal capoluogo lombardo: oltre ad essere particolarmente economica, l’acqua del rubinetto milanese ha passato con lode gli ultimi esami, tanto che a settembre l’amministrazione comunale ha proposto di installare in tutta la città fontanelle che sprizzino acqua frizzante.
Se in Italia si sta diffondendo adesso questa tendenza, che in realtà rappresenta un ritorno a vecchie abitudini, in Europa sembra non essere mai tramontata. La Venezia del Nord, che sull’acqua ci vive, lascia ai turisti amarissimi ricordi legati all’H2O: non tanto per i suoi infiniti canali, che s’intrecciano con l’Amstel, i quali, anzi, sono il soggetto di gran lunga preferito nelle foto-ricordo, bensì per l’esoso prezzo delle bottigliette, persino al supermercato. Come evitare il prosciugamento economico? Basta fare come gli olandesi che bevono l’acqua civica. Dall’Amstel alla Senna, pensavate che Parigi potesse essere demodè?
Nientaffatto: l’acqua in bottiglia (Evian e Perrier guarda caso!) al ristorante la ordinano davvero solo i turisti: se volete essere scambiati per parigini doc affrettatevi a chiedere “une carafe d’eau”, è così a la page!
Tuttavia se i costumi d’oltralpe non vi hanno colpito, se non subite il fascino di mode e non vi interessa risparmiare forse capitolerete davanti ad una buona causa. A New York, infatti, l’acqua di Bloomberg (il sindaco appunto) va alla grande e viene sostenuta dai movimenti ambientalisti, nonché dall’amministrazione della città, in quanto può seriamente limitare il grande problema dello smaltimento della plastica. L’unica domanda che “sgorga” spontanea è: anche se “del sindaco”, quest’acqua è sicura? Giovanni Pastore, esperto dell’Inran (Istituto Nazionale Ricerca Nutrizione e Alimenti) dichiara che “Dal punto di vista igienico sanitario l’acqua del rubinetto è molto controllata e sicura almeno quanto quella in bottiglia”.
Gioia Bazzotti

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