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IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE PAOLO DE CASTRO: “ENTRO IL 2015, L’EXPORT DEL 25% DEL FATTURATO”

Le esportazioni del settore agroalimentare italiano hanno grosse potenzialità di crescita e, se manterranno i ritmi attuali, raggiungeranno il 25% del fatturato totale entro il 2015. Lo ha detto, l’altro giorno, il Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro a “La Campionaria delle Qualità Italiane”, a Fiera di Milano.

Il settore in Italia vale 110 miliardi di euro (dati 2006) e vede il paese al terzo posto in Europa dopo Francia e Germania. Le esportazioni crescono nonostante l’euro forte.

“Dal 2000 a oggi - ha detto De Castro - il dollaro si è deprezzato del 60%, ciononostante nello stesso periodo l’export verso gli Usa è cresciuto del 37% in valore e del 17% in quantità”.

“I consumi interni sono stazionari - ha aggiunto il ministro - quindi possiamo e dobbiamo crescere solo esportando di più”. Le potenzialità ci sono: l’acquisto dei prodotti alimentari italiani, nella media dell’Unione, raggiunge i 40 euro pro capite, ma negli Stati Uniti è di soli 15 euro e in Giappone addirittura tre. Oggi l’export rappresenta circa il 15% del fatturato alimentare ma “lo spazio di crescita è enorme: con il trend attuale, l’obiettivo del 25% entro il 2015 è possibile”.

Nel 2006, le esportazioni sono state pari a 22 miliardi e le previsioni per il 2007 indicano una cifra tra i 23 e i 24 miliardi. I principali protagonisti sono stati il vino, cresciuto del 15% nel periodo 2002-2006, frutta e pasta (10%), olii e grassi (56%) e lattiero-caseario (+24%).

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