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NIENTE CARNE, POCO PESCE, SOLO PASTA, TANTA VERDURA E VINO ROSSO QUATTRO SERE A SETTIMANA: ECCO IL SEGRETO DEL BENESSERE DEI MONACI ORTODOSSI DEL MONTE ATHOS, UN MICROCOSMO DOVE I TUMORI SEMBRANO NON TROVARE CASA

Fanno una vita attiva, in un ambiente senza inquinamento, con poco stress, una dieta basata su niente carne, poco pesce, pasta e tanta verdura e anche vino rosso quattro sere a settimana: sono i monaci ortodossi del Monte Athos, la Repubblica Teocratica dove posso entrare solo uomini, situata nella penisola Calcidica in Grecia, dove le ricerche svolte negli ultimi anni hanno trovato percentuali di cancro vicine allo zero. Della ricerca, svolta a partire dal 1994 da varie università elleniche ha parlato “The Times”.

Il Monte Athos, di fatto una zona montuosa appoggiata sul mare che ospita 20 monasteri e anche alcuni eremiti, di fatto autonoma dal governo di Atene, è la casa di circa 1500 monaci: tra di loro, dopo il 1994, solo 11 hanno sviluppato cancro alla prostata, una percentuale che è meno di un quarto della media mondiale. Uno degli studi ha rilevato che la percentuale di tumore al polmone e alla vescica, in questi anni, è zero. Haris Aidonopoulos, urologo dell’università di Salonicco, spiega al giornale che il segreto potrebbe essere nell’alternanza tra i giorni in cui la regola monastica vieta l’olio d’oliva e quelli in cui è consentito, più una gran quantità di proteine di origine vegetale.

“Ma non è solo la dieta mediterranea - aggiunge - conta anche il modo di mangiare all’antica. Piccoli pasti semplici ad intervalli regolari”. A colazione pane duro e thè, poi pasta, riso, legumi, frutta e verdure provenienti in larga parte dall’orto del monastero. I latticini sono rarissimi, anche perché non solo le donne, ma anche gli animali femmina ad eccezione delle gatte) sono vietati nella Repubblica. Si mangia in silenzio mentre un confratello legge passaggi della Bibbia. Appena la lettura termina, anche il pasto si interrompe. La domenica e nei giorni di festa - come a Pasqua, quando gli altri greci divorano impressionanti quantità di agnello e capretto - i monaci del Monte Athos mangiano pesce, fresco dalle acque dell’Egeo settentrionale.

La lentezza e la ripetitività dei gesti quotidiani annulla lo stress, il lavoro manuale nei campi e la manutenzione dei monasteri mantiene in forma, e certo anche l’assenza sostanziale di inquinamento contribuisce alla bassissima percentuale di tumori. “’Ma nessuno studio menziona - osserva “The Times”, con una punta di ironia - se la calma spirituale dei monaci sia in qualche modo influenzata dall’assenza di donne”.

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