ARRIVA LA GUIDA ALLE 100 CITTA’ DA COGLIERE IN CASTAGNA

Arriva un vademecum alle 100 città delle castagne che è anche un “Manifesto” per proclamare che i territori montani sono vivi. E che dando reddito ai castanicoltori si può salvaguardare l’ambiente, la dorsale appenninica in particolare che, quando non è vittima della cementificazione, ha in tutta la sua lunghezza castagneti sulla cresta”. Lo ha detto il presidente delle “Città delle Castagne”, Romano Veroli, per il vernissage della guida “Cento citta da cogliere in castagna”, curata da Filippo Radaelli di Res Tipica, associazione promossa dall’Anci.
“Un’iniziativa editoriale - continua il presidente delle Città delle Castagne - che vuole sancire l’impegno, sia pubblico che di privati, a dare forza alla tipicità alimentare e alla tutela del paesaggio. Un lavoro lungimirante, con risultati a lungo termine, per conservare l’identità del territorio e dare un’occasione di sviluppo alle più remote aree rurali”.
L’Italia ha 275.000 ettari di castagneti e la guida, dalla grafica piacevole, presenta itinerari del gusto in 15 regioni e l’economia legata al castagno da frutto e quello da legno presente principalmente in Toscana (29%), Emilia-Romagna (18%), Calabria (17%), Piemonte (14%) e la Campania, l’Umbria e il Lazio, con percentuali tra il 3% e l’8%.
Dal punto di vista gastronomico, sottolinea il curatore Radaelli, “il castagno è stato nei secoli l’albero del pane. Hai poi rappresentato l’ingrediente-base di raffinati dolci della tradizione francese e piemontese, per poi oggi essere riscoperto dagli chef in proposte culinarie sia dolci che salate, e dai birrai artigianali che fanno birra di castagne sia dalla farina, che dal miele di castagne.
Con la proposta “Adotta la ricetta” partirà una campagna per il recupero di piatti della tradizione casalinga”.
Il volume, stampato in 10.000 copie da editrice “La Mandragora”, con finanziamento delle Comunità montane e dei comuni a vocazione castanicola, è in vendita on line sul sito www.cittadelcastagno.it, a prezzo calmierato di 8 euro.