02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

“E’ TEMPO DI RILANCIARE IL TURISMO ITALIANO. COME? PUNTANDO SULL’AGRICOLTURA E GLI AGRITURISMI”: PARLA VITTORIA BRANCACCIO, PRESIDENTE DI AGRITURIST

“L’agriturismo può essere un richiamo forte per rilanciare l’immagine turistica dell’Italia all’estero”: è questo il messaggio chiave di Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist, nella conferenza in Confagricoltura, ieri a Roma, per presentare la Guida Agriturist (n. 33) che, nel 2008, accompagnerà gli appassionati di vacanze in fattoria alla scoperta dell’Italia rurale.
Il settore del turismo in Italia si sta indebolendo: urgono nuovi impulsi e la sinergia con il settore agricolo può essere la strada giusta. Agriturist, infatti, ricorda che il turismo mondiale cresce al ritmo del 4% l’anno. Nel 2007 raggiungerà gli 875 milioni di ospiti, 225 milioni in più rispetto al 2000, 5,3 volte quelli del 1970 e addirittura 35 volte quelli del 1950. Tuttavia, le mete turistiche si moltiplicano e la concorrenza si fa serratissima. Le prime dieci destinazioni più frequentate, nel 1950 attraevano il 90% dei turisti, nel 1970 la loro incidenza è scesa al 75%, nel 1990 al 60% e, oggi, è inferiore al 50%.
Se l’Europa continua ha richiamare la parte più consistente dei flussi turistici mondiali (54%), sta comunque perdendo gradualmente terreno rispetto al 58% del 2001 e al 64% del 1980; se ne avvantaggiano soprattutto le mete asiatiche dell’Estremo Oriente e, in misura più contenuta, Medio Oriente e Africa. Anche il Celeste Impero avanza a passi da gigante: nel 1990 era al 9° posto con il 2,4% della domanda turistica mondiale, oggi è al 4° posto con il 6%, davanti all’Italia (4,4%). Le prime tre sono: Francia (9,2%), Spagna (6,8%) e Stati Uniti (5,9%). Tutte, rispetto al 1990, hanno visto ridurre il proprio peso: Francia -2,7%, Spagna 0,9%, Stati Uniti -3%, Italia -1,6%.
L’Italia - spiega Agriturist - nella graduatoria degli ospiti in arrivo, è stata al primo posto nel 1970, al terzo nel 1980 e 1990, al quarto nel 2000, scendendo al quinto dal 2004. Negli ultimi dieci anni, gli arrivi sono aumentati (+ 22%) ma non sono aumentate nella stessa proporzione le presenze (+ 19%), per effetto della riduzione della durata media del soggiorno (attualmente di 4 giorni), per cui gli alberghi italiani sono agli ultimi posti in Europa per grado di utilizzazione dei posti letto (39%).
La soluzione dell’alloggio in agriturismo, invece, sembra attirare sempre di più il pubblico nazionale e internazionale. L’offerta interessa tutte le Regioni: la Toscana è al primo posto con 469 proposte, seguita dall’Umbria con 167; nel Mezzogiorno, in evidenza la Sicilia che presenta 97 agriturismi. I posti letto sono complessivamente 33.300, il 60% dei quali nell’Italia Centrale; Nord, e Sud con Isole, si dividono equamente il restante 40%. Trai principali fattori di interesse il prezzo, piuttosto vantaggioso rispetto a quello degli alberghi:leggero ritocco in crescita (+ 3% in media), rispetto all’anno scorso, per i prezzi dell’alta stagione, il 25% delle offerte richiede, per un pernottamento, fino a 30 euro; il 25% arriva fino a 40 euro; il 18% non supera i 50 euro; richiede cifre superiori a 50 euro il 33% degli agriturismi. Tuttavia, sono aumentate le offerte last minute che propongono, per chi prenota i posti liberi dell’ultimo momento, sconti dal 10 al 20%.
La Guida Agriturist 2008 dedica ampio spazio anche ai prodotti Dop e Igp, in quanto il turismo in agriturismo è anche turismo “enogastronomico”, nel quadro della campagna di informazione “Occhio ai marchi Dop e Igp! Certificano genuinità, origine e tradizione”, realizzata con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Consultando le mappe regionali, è possibile individuare la zona di produzione di tutte le specialità riconosciute Dop e Igp dall’Unione Europea. Completa questa parte della Guida, l’elenco dei vini Docg e Doc, divisi per regione.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli