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NATALE 2007: SEQUESTRATI 160 CHILI DI CAVIALE IN DUE GIORNi

Oltre 160 chili di caviale sequestrato in tutta Italia per un valore di 1 milione di euro; 65 persone denunciate e 350 esercizi commerciali controllati: ecco il bilancio dell’ “Operazione Beluga”, condotta dal Servizio Cites, la struttura del Corpo forestale dello Stato, che tutela il commercio internazionale delle specie in via di estinzione.

L’obiettivo è contrastare il fiorente mercato illegale delle uova di storione, visto che l'Italia è il terzo paese importatore nell’Unione Europea, dopo Francia e Germania, un bene di lusso richiestissimo sotto Natale; ma anche la salute dei consumatori, visto che il prodotto deve essere conservato ad una temperatura fresca e costante. In due giorni di controlli, i risultati non si sono fatti attendere, sopratutto a Roma, Milano, Bologna e Venezia.

Il reato più frequente è il mancato rispetto delle norme per l’etichettatura, testi che spesso non vengono nemmeno tradotti in italiano. “L’operazione - commenta il ministro Paolo De Castro - conferma l’importanza dell’etichetta: i consumatori, ignari, finiscono per finanziare un commercio illegale internazionale che sta portando all’estinzione di alcune specie di storione; meglio dunque evitare di mettere in tavola prodotti della cui origine non si é certi’.

Si tratta della prima operazione condotta in modo così capillare e massiccia, che ha stanato un mercato il cui volume di affari, da gennaio a settembre 2007, nel mondo è di 10 milioni di euro, uno in più rispetto al 2006.

“Si tratta di un traffico - spiega il responsabile del Servizio Cites, Giancarlo Fazi - in cui è coinvolta la criminalità organizzata anche di stampo mafioso”.

I sequestri sono stati effettuati soprattutto in negozi, grossisti, importatori e ristoranti; per 1 chilo di cavale, il beluga è il top, il costo sta tra le 4.000 e le 8.000 euro al chilo.

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