02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

PARMIGIANO REGGIANO: NASCE UN CONSORZIO DA 45.000 FORME

Dieci caseifici di montagna (sei modenesi, quattro bolognesi) si sono uniti per contare di più sul mercato e commercializzare Parmigiano-Reggiano prodotto ad oltre 600 metri di altitudine: è uno degli obiettivi del Consorzio Terre di Montagna, nato a Montese.

Le dieci cooperative casearie fondatrici sono Salto Santa Maria, Dismano, Belvedere e Montalto di Montetortore di Montese, Lame e Rosola di Zocca, Canevaccia di Gaggio Montano, Querciola di Lizzano in Belvedere, Pieve Roffeno di Castel d'Aiano e Case Bortolani di Savigno. Tutti i dieci soci sono situati nell’area dell’alto crinale modenese-bolognese e rientrano nella fattispecie dettata dal Decreto Ministeriale 30 dicembre 2003 per l’iscrizione all’albo dei Prodotti di Montagna del Ministero delle Politiche agricole. I caseifici fondatori trasformano 250.000 quintali di latte conferito dai 95 soci imprenditori agricoli (di cui una sessantina modenesi), per una produzione annua stimata in almeno 45.000 forme di Parmigiano-Reggiano e un fatturato complessivo superiore ai 20 milioni di euro.

“Gli obiettivi dei fondatori - spiega il presidente del settore lattiero caseario di Confcooperative Modena, Giordano Toni - sono sviluppare, promuovere e gestire azioni comuni tese a valorizzare il Parmigiano-Reggiano di montagna e ad aggregare l’offerta di prodotto”. Il presidente è Angelo Romagnoli del caseificio Canevaccia di Gaggio Montano; vicepresidente è Romolo Nichelini del caseificio Dismano di Montese.

“Abbiamo creato - afferma Romagnoli - uno strumento di potenziale supporto ai dieci caseifici soci per le fasi di stagionatura dei formaggi, lavorazione e porzionatura del prodotto finito, individuazione e ricerca di canali commerciali per il Parmigiano-Reggiano Esso consentirà di concentrare attività, come la raccolta e trasformazione del latte, che possono risultare antieconomiche se realizzate dai singoli caseifici. Inoltre valuteremo la possibilità di ridurre le intermediazioni a valle della produzione, che spesso nascondono azioni speculative a danno dei consumatori”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli