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LA NESTLE’ CEDE LA BUITONI. IL MANDATO A VENDERE E’ STATO DATO A MEDIOBANCA

Dopo 20 anni esatti di proprietà Nestlè, gli stabilimenti Buitoni di Sansepolcro potrebbero passare di mano: lo ha comunicato la stessa multinazionale (che possiede marchi come Perugina, San Pellegrino, Beltè, Perrier, Nespresso, Maggi, Smarties ….) ai sindacati e al sindaco della città Franco Polcri, di aver dato mandato a Mediobanca di individuare un acquirente per lo stabilimento (che conta più di 400 dipendenti), concedendo anche l’uso del marchio (che resta di proprietà Nestle’) per la pasta secca e le fette biscottate. Alla multinazionale resta anche “Casa Buitoni”, il centro studi anch’esso con sede a Sansepolcro, dove si progettano i nuovi prodotti con lo storico marchio. Non si conoscono ancora nè le cifre richieste, nè l’interessamento di qualche gruppo. Di certo c’è che l’incarico a Mediobanca ha una scadenza: il 30 giugno. Assieme allo stabilimento di Sansepolcro, sarebbero cedute anche la rete commerciale e una struttura operativa a Milano. Già da stamani in fabbrica si stanno svolgendo assemblee nelle quali i rappresentanti sindacali illustrano le linee del piano presentato da Nestlè.

La Buitoni è nata nel 1927 per iniziativa di Giovan Battista Buitoni che, con la moglie Giulia Boninsegni, aprì un negozio di paste alimentari a Sansepolcro; poi il grande sviluppo soprattutto nell’immediato dopoguerra e la crescita importante dell’azienda; nel 1969 la fusione fra Buitoni e Perugina. Nel 1985 l’azienda fu acquistata dalla Cir di Carlo De Benedetti; tre anni dopo, per 1.600 miliardi di lire, De Benedetti vendette tutto alla Nestlè; adesso la multinazionale svizzera torna sul mercato alla ricerca di un acquirente.

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