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EMERGENZA CIBO: MA LA GRAN BRETAGNA NE BUTTA 3,6 MILIONI DI TONNELLATE ALL’ANNO. INSALATA, FRUTTA E PANE I PIU’ GETTATI NELLA SPAZZATURA

Vaste zone del mondo soffrono cronicamente la fame, mentre in altre la gente protesta in strada per i prezzi insostenibili raggiunti dai generi alimentari: tutto questo mentre in Inghilterra e Galles ogni anno si gettano nella spazzatura 3,6 milioni di tonnellate di cibo, per un valore che sfiora, se i dati vengono considerati rappresentativi anche del resto della Gran Bretagna (Scozia e Ulster), i 10,2 miliardi di sterline all’anno.

L’avvilente paradosso emerge da uno studio del Waste & Resources Action Programme (Wrap), organizzazione che lotta per un miglio uso delle risorse e la riduzione della produzione di rifiuti. Dato ancora più sconcertante: il 60% di questi generi alimentari vanno dagli scaffali dei negozi alla pattumiera senza essere stati nemmeno toccati, e per di più avrebbero potuto essere consumati se fossero stati meglio conservati. Tra loro la parte del leone la fanno insalata, frutta e pane. Ma emerge anche che 5.500 polli interi, neanche sfiorati dalla forchetta, vengono buttati via ogni giorno.

L’analisi di Wrap, la prima del genere fatta al mondo secondo gli autori, ha studiato i rifiuti di oltre 2.700 famiglie di Inghilterra e Galles, scoprendo l’enorme spreco di cibo che sembra essere la norma. Il sottosegretario all’ambiente Joan Ruddock ha definito “sconcertanti” queste informazioni, specie in un momento in cui il mondo affronta l’emergenza alimentare. Oltretutto, secondo lo studio di Wrap, la maggior parte di questo cibo finisce nelle discariche, già sovraccariche in Gran Bretagna, paese dove il riciclaggio è in una fase più arretrata rispetto al resto d’Europa, invece che finire nei programmi di compostaggio avviati da molte municipalità.

Wrap ha calcolato che una casa media britannica butta via il 18% di tutti gli alimenti che vengono comprati, una percentuale che sale al 27% nelle case dove ci sono bambini. Liz Goodwin, direttrice di Wrap, sottolinea quanto sia scioccante il costo del cibo buttato “in un momento in cui salgono i prezzi degli alimentari, e il nostro portafogli ne soffre. Si tratta di un problema economico e sociale, dobbiamo capire il valore del nostro cibo”.

Dice Ruddock: “il risultato è i consumatori spendono tre volte il dovuto. Non solo pagano salato del cibo che non mangiano, ma spendono anche per la gestione dei rifiuti che questo genera. E poi ci sono i costi del riscaldamento globale provocato dal produrre, processare, impacchettare, trasportare e refrigerare degli alimenti che poi finiscono nella pattumiera”.

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