02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

LATTE: E’ ITALA IL PRIMO MARCHIO DI QUALITA' NAZIONALE. A PRESENTARLO È L’UNALAT CHE PUNTA A VALORIZZARE IL PRODOTTO “MADE IN ITALY”, PER RENDERLO RICONOSCIBILE AL CONSUMATORE

Si chiama “Itala” il primo marchio italiano che garantisce la qualità nazionale del latte e dei suoi derivati. A presentarlo è l’Unalat che, con questo progetto, finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole, e realizzato insieme a Inran e a Buonitalia, punta a valorizzare il prodotto “made in Italy”, per renderlo riconoscibile al consumatore.

I prodotti che si fregiano del marchio Itala - una mucca a forma di cuore con tanto di tricolore e corona sulla testa - garantiscono lorigine e la sicurezza del prodotto nazionale in tutte le fasi di lavorazione e trasformazione della materia prima in latte alimentare, yogurt, burro e formaggi.

A dettare le regole è un preciso disciplinare tecnico a cui devono attenersi allevatori, trasformatori e distributori della filiera. Ad oggi, sono 20 le aziende produttrici di tutta Italia che hanno aderito a questo progetto, rendendo tracciabile già 20 milioni di quintali di latte, pari a circa il 20% della produzione nazionale, che a fine anno diventeranno 25 milioni.

“E’ un sogno nel cassetto che oggi, dopo due anni di lavoro, abbiamo realizzato grazie ad un impegno condiviso - spiega il presidente di Unalat Ernesto Folli - perché acquistare i prodotti a marchio Itala significa scegliere a livello nazionale qualità, rintracciabilità, sicurezza alimentare e certezza di origine”.

Secondo il presidente di Buonitalia, Emilio De Piazza, questo marchio è un modo anche per competere, perché si rendono riconoscibili i valori del prodotto italiano: “si tratta di un’assunzione di responsabilità nei confronti del consumatore - conclude il presidente dell’Inran, Carlo Cannella - non solo da parte di produttori e trasformatori, ma anche degli organismi di controllo, del mondo della ricerca e della comunicazione”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli