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BIRRA, BIONDA LA PIU’ AMATA. AL RISTORANTE COMPETE CON IL VINO

Cresce nel Bel Paese il consumo di birra e la bionda spopola nei gusti degli italiani serrando il testa a testa con il vino nei pasti fuori casa. Lo rileva AssoBirra sottolineando che, in un clima generalizzato di flessione dei consumi delle bevande alcoliche, la birra guadagna posizioni e se continua il suo testa a testa con il vino nei pasti fuori casa dei giorni feriali (entrambi sono al 14,2%), migliora la performance nei pranzi e cene al ristorante o in pizzeria dei giorni festivi.
Se nel 2006 il gap a favore del vino era di ben 8 punti percentuali, oggi le due bevande arrivano quasi a “toccarsi”, fermandosi al 43,6% il vino e al 40,1% la birra. Conseguentemente con questa tendenza e con l’affermarsi di una migliore cultura di prodotto, il 20% degli italiani indica un preciso bicchiere in cui preferisce bere la birra, facendo riferimento al calice o al balloon, o comunque a un bicchiere diverso a seconda della birra. Si parla quindi di oltre 10 milioni di italiani che comincia ad avere dimestichezza con gli stili birrari e i bicchieri più adatti a valorizzarli.
Gli 8 stili di birra preferiti, nell’ordine, sono Pils (51,5%), Lager (17%), Ale (5,1%), Weizen (3,7%), Analcolica (1,9%), d’Abbazia (1,4%), Bock 1%) e Blanche (0,8%). Più in generale, la prima motivazione al consumo di birra, sia a pasto che fuori pasto, rimanda per oltre il 50% degli italiani al gusto gradevole della bevanda, legato ai concetti di bontà, naturalità e sicurezza.
La birra preferita si riconosce al primo sorso (62,6%), ma anche per il suo inconfondibile retrogusto (14,2%) e per il suo colore (14,2%), per la sua trasparenza o opacità (2,3%) o per la consistenza della schiuma (3%).
Oggi - nota Assobirra - gli aromi più ricercati sono quelli fruttati, seguiti dai profumi di cereali, di spezie e dalle note calde del torbato e del tostato, balsamici e di luppolo. E in futuro andranno sempre più di moda le birre di maggiore personalità e non esisteranno più birre da uomo o da donna, perché il gusto andrà sempre più a sovrapporsi, portando anche il gusto maschile verso le note dolci e floreali.

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