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L’UNICA REGATA AL MONDO IN CUI VINCE NON SOLO L’EQUIPAGGIO PIU’ VELOCE, MA ANCHE IL PIU’ BRAVO IN CUCINA: E’ LA S.PELLEGRINO COOKING CUP, CHE QUEST’ANNO HA VISTO TRIONFARE “FIRST OF ALL” DEL CIRCOLO VELICO FOUR WINDS

Non Solo Vino
La giuria della San Pellegrino Cooking Cup a Venezia

E’ l’unica regata al mondo in cui vince non solo l’equipaggio più veloce, ma anche quello che si dimostra più bravo ai fornelli: la San Pellegrino Cooking Cup, edizione n. 8, ha visto trionfare quest’anno “First of All” del Circolo Velico Four Winds, equipaggio che è arrivato primo in classifica grazie alla combinata tra performance gastronomica e prova velica.

Quarantuno equipaggi provenienti dall’Italia e dall’estero, composti da esperti velisti e chef, si sono ritrovati a mezzogiorno sulla linea di partenza del campo di regata dando vita a una competizione avvincente, sopra e sottocoperta, con una sfida gastronomica che ha registrato il netto prevalere del talento gastronomico femminile.

Gli equipaggi, come vuole l’originale formula della S.Pellegrino Cooking Cup, sono tenuti a dimostrare la loro abilità tanto nel manovrare il timone e nell’andare di bolina quanto in cambusa, dove gli chef offrono il loro contributo preparando golose creazioni in tempo reale. Anche quest’anno la regata, organizzata dalla Compagnia della Vela, è riuscita a mixare con sapienza l’aspetto squisitamente nautico con la bravura - questa sì ancora più squisita - di blasonati chef e abili cambusieri.

Le prime tre posizioni del Trofeo San Pellegrino sono state conquistate dall’australiana Melanie Gowers chef all’Adelaide Convention Centre di Adelaide (e miglior giovane chef d’Australia 2007), dal giapponese Arima Kuniaki, chef del ristorante Passo a Passo di Tokyo, e dal francese Jean-Yves Drevet, chef alla Maison du Prussien di Neuchâtel in Svizzera. I tre chef gareggiavano sulle imbarcazioni “Inside the cooking” rappresentanti i mercati internazionali S.Pellegrino invitati quest’anno alla regata: Italia, Svizzera, Inghilterra, Europa, Dubai, Giappone e Australia.

Dal punto di vista gastronomico 10 donne (fra cui chef professioniste e non) hanno sfidato 31 avversari uomini prevalendo nettamente in classifica e aggiudicandosi i Trofei San Pellegrino e Acqua Panna.

Il presidente della giuria-stampa, Paolo Marchi, giornalista de “Il Giornale” e ideatore del congresso gastronomico “Identità Golose”, ha cosi commentato la degustazione dei piatti sbarcati sul Timoteo, il burcio d’epoca (antica barca veneziana, ndr) della famiglia Missoni che tradizionalmente ospita i lavori della giuria: “sono stati 41 i piatti degustati, di cui 4 o 5 che gridavano vendetta e altrettanti per i quali avrei pagato regolarmente al ristorante. Molti i piatti fuori luogo ovvero troppo complessi o concepiti senza considerare la praticità del servizio, regola fondamentale in navigazione. Fra i piatti più “barcaioli”, un insieme di conchiglie grosse come palle da baseball farcite di appetitosissimo sugo al pomodoro e olive e contorno di tonno in tartara e scottato. Chi lo ha fatto ha saputo cogliere in pieno lo spirito della S.Pellegrino Cooking Cup”.

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