02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

“INACCETTABILE IL DOCUMENTO WTO. OPPOSIZIONE DURA ALL’ELENCO DEI PRODOTTI “TROPICALI”. A DIRLO IL MINISTRO PER LE POLITICHE AGRICOLE LUCA ZAIA AL CONSIGLIO UE SU AGRICOLTURA E PESCA. TRA LE COLTURE “TROPICALI” ANCHE AGRUMI, RISO, PATATE E POMODORI

“Abbiamo scoperto che prodotti spariti un mese fa sono rientrati attraverso le misteriose alchimie del commissario Mandelson: nell’elenco dei prodotti cosiddetti “tropicali” sono infatti ricomparsi agrumi, riso, patate e pomodori”.
Lo ha detto a Bruxelles il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, in vista della sessione ministeriale del Wto che si terrà il 21 luglio a Ginevra.
L’allarme lanciato dal ministro, in occasione del Consiglio Ue Agricoltura e Pesca, è rivolto soprattutto alla produzione di riso del Belpaese: “Il dazio sul riso - ha spiegato Zaia, - è di 170 euro a tonnellata: con l’inserimento del riso tra i prodotti che il Wto definisce tropicali, l’Italia del nord, tutta la pianura padana e le altre zone di produzione vedranno sparire definitivamente le coltivazioni a riso”.
Il ministro promette quindi una dura opposizione e cerca alleanze con altri paesi dell’Unione europea: “Non chiuderemo accordi - ha affermato Zaia - che rappresentano l’anticamera per la fine dell’agricoltura italiana. Il documento che ci è stato proposto è inaccettabile. Noi siamo certi che insieme con altri Stati membri come la Francia e la Spagna usciremo da qui con una posizione forte. Ma temiamo i pasticci di Ginevra”.
“La strategia di quei Paesi che tentano di destabilizzare le agricolture del Mediterraneo - ha detto Zaia - potrebbero infatti puntare a fare del pilastro primario merce di scambio con altri settori”.
In questo contesto il Ministro ha anche motivato la posizione italiana in margine alla proposta di stanziare fondi europei per alimentare l’uso di ortofrutta nelle scuole.
“Noi siamo d’accordo - ha affermato il Ministro - a patto però che si tratti di produzioni europee. E’ una posizione di principio, è la difesa della dignità delle nostre produzioni”.
“I paesi del nord Europa, che ritengono che con i fondi europei si debbano sostenere prodotti extraeuropei, stanno conducendo una battaglia sbagliata. Noi - ha concluso Zaia - siamo per un’Europa autosufficiente e non dipendente da altri per la produzione agroalimentare. In questa battaglia, il nodo Wto sarà cruciale”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli