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OLIO D’OLIVA: UN PARADOSSO, I CONSUMI CRESCONO E I RICAVI DIMINUISCONO. LO DICE VECCHIONI (CONFAGRICOLTURA)

Produzione in calo, consumi in aumento. Ma il mercato dell’olio d’oliva è fiacco. “Ci aspettavamo una domanda vivace ed un prezzo sostenuto - ha detto il presidente della Confagricoltura Federico Vecchioni; tra l’altro in un momento in cui la maggior parte dei prodotti agroalimentari, dai cereali al latte, ha avuto forti aumenti”. Confagricoltura ricorda che l’Italia ha prodotto, in questa campagna, 500 mila tonnellate di olio (il 23% del totale dell’Unione Europea), con una flessione di oltre il 15% sulla campagna precedente. E che in Europa il calo è ancora è stato ancora più consistente (-17%). Contemporaneamente il livello dei consumi nel mondo, pari a 2,928 milioni di tonnellate, potrebbe superare il primato storico per il settore, con un incremento dell’1% sulla scorsa campagna. “Eppure - ha continuato il presidente Vecchioni - abbiamo avuto una diminuzione dei prezzi in media del 20%, con percentuali più basse solo per le Dop”. Il presidente di Confagricoltura cerca una risposta a questa situazione anche nelle continue scoperte di frodi ai danni del consumatore e degli operatori. “Gli imprenditori - ha detto il presidente - continuano ad implementare la propria attività, a realizzare nuovi investimenti per ammodernare le aziende, tanto a livello produttivo, che di trasformazione e confezionamento. A fronte di tanto impegno non solo per migliorare la qualità della produzione, ma anche per differenziare l’offerta, l’imperativo categorico è solo quello di migliorare e aumentare i controlli”.

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