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PREZZI - AOSTA E’ LA REGINA DEL CARO-SPAGHETTI, IL LOW COST REGNA A ROVIGO

Il piatto di spaghetti, simbolo dell’Italia, è volato alle stelle con rincari, nei primi 6 mesi, di oltre il 30%. Con Aosta “regina” del caro-pastasciutta: nella città un chilogrammo di pasta di “semola di grano duro” tocca “massimi” di 4,8 euro. Un vero e proprio lusso nel capoluogo valdostano che riporta alla memoria la scena di “Miseria e Nobilta”, il film in cui Totò riempiva le proprie tasche di spaghetti al pomodoro. Molto più conveniente, invece, a Rovigo dove lo stesso chilo di pasta segna “solo” quota 1,58 euro.

La mappa del caro-pasta italiano - secondo gli ultimi dati sui “prezzi massimi” dell’Osservatorio del Ministero per lo sviluppo economico guidato da Mr. Prezzi - mostra così un forte divario, a livello regionale, con prezzi spesso oltre il doppio tra una città e l'altra dello stivale.

Se Aosta è in assoluto la più cara, e ben distanziata sul podio da Milano - medaglia d'argento - con 3,60 euro al chilo, e da Firenze-Torino-Bolzano, piazzate a pari merito al terzo posto con un prezzo di 3,4 euro, i prezzi massimi sotto i 2 euro al chilo si registrano comunque principalmente nei centri del nord Italia.

La tradizione mediterranea sembra così essere più cara al Sud: fatta eccezione per Potenza (1,60 euro) e Bari (2 euro) Napoli mostra un “prezzo massimo” di 2,50, Reggio Calabria si attesta a 2,46, Palermo a 2,20. La capitale, invece, registra un prezzo massimo di 2,40 euro al chilo.

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